«Vogliamo chiarezza sul depuratore». Lo invocano i consiglieri comunali di opposizione, a Termoli, che pochi giorni dopo la conferenza stampa del Pd a Palazzo D’Aimmo, entrano sulla vicenda che coinvolge il Cosib. C’è da dire, oltretutto, che a dare notizia per primi del coinvolgimento di Herambiente nella gestione dell’impianto è stato Primo Piano Molise, lo scorso 28 dicembre. «Come consiglieri comunali di minoranza informiamo i cittadini di aver richiesto la convocazione della VI Commissione consiliare (Ambiente) in quanto ci sono pervenute voci poco rassicuranti su modifiche allo Statuto del Consorzio per il Nucleo Industriale della Valle del Biferno, concernenti il depuratore, ed esigiamo massima chiarezza su una questione così rilevante per il Basso Molise e per Termoli, notizie confermate dall’intervento del consigliere regionale del Pd Vittorino Facciolla.
Nel Nucleo Industriale il funzionamento del depuratore è stato consentito unicamente per i rifiuti interni, e sono ancora troppo recenti e inquietanti i casi arrivati in passato alla magistratura locale circa presunti ingressi di materiale tossico proveniente da fuori regione e in genere sullo smaltimento non corretto dei rifiuti.
Sappiamo tutti che il settore dello smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi è pesantemente infiltrato dalla criminalità mafiosa di varie regioni circostanti il Molise, e solo pochi giorni fa la Dia ha affermato senza mezzi termini che il Molise è ormai considerato attiguo alla Puglia per questioni di rilevanza penale legate appunto a cosche malavitose.
Riteniamo che sia doveroso approfondire subito la questione, e non temiamo di essere accusati di allarmismo sociale: su ciò che attiene alla salute e all’ambiente è indispensabile prevenire, e accertare tutti i possibili pericoli prima che diventino strutturali.
Un eventuale allargamento a rifiuti esterni del depuratore del Nucleo andrebbe contrastato con forza, e l’eventuale accordo con Herambiente denunciato dal consigliere regionale Facciolla per il trattamento del percolato da tutto il sud d’Italia è estremamente preoccupante; per questo abbiamo chiesto di poter sentire in audizione i vertici del Nucleo: ricordiamo che il Consorzio è una delle società partecipate dal comune di Termoli per il 57%, e che più del 90% della superficie da esso occupata ricade nel territorio termolese.
Vigileremo dunque attentamente su questa situazione e chiederemo di avere accesso a tutti gli atti documentali che riguardino una eventuale modifica dello Statuto del Nucleo e un eventuale accordo: troppo alta la posta in gioco, troppi i rischi potenziali per i cittadini, troppo elevata la possibilità di utilizzi impropri per aspettare oltre a far sentire la voce dell’amministrazione, quanto meno per accertare se una decisione del genere sia stata realmente presa, e se sì come ciò sia potuto accadere senza che i sindaci ne sapessero nulla. O peggio ancora senza che ne informassero i cittadini…» Presa di posizione dei Consiglieri di minoranza al Comune di Termoli Termoli Bene Comune -Rete della Sinistra, Voglia di Termoli e Partito democratico, Marcella Stumpo, Mario Orlando, Giuseppe Mileti, Manuela Vigilante, Oscar Scurti.

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