Sarà Piazza del Papa, nel cuore di Termoli, ad accogliere stasera, sabato 14 giugno 2025, alle ore 19, la nuova edizione della Festa dell’Iscritto, promossa da Anteas Molise e Fnp-Cisl Pensionati Abruzzo-Molise, con il patrocinio del Comune di Termoli. L’evento si propone come un momento di festa popolare, ma soprattutto di incontro e partecipazione attiva, in una società sempre più frammentata, dove il bisogno di relazione e coesione sociale si fa sempre più urgente.
L’iniziativa non è solo un’occasione di intrattenimento con musica dal vivo e stand gastronomici tipici, ma diventa una chiamata collettiva alla solidarietà, alla riscoperta dei legami comunitari e del senso dell’appartenenza a un progetto sociale condiviso. Il tutto accompagnato da un’idea chiara: non può esserci vera crescita se non è inclusiva, solidale e partecipata.
Per prendere parte alla serata è necessario ritirare il “Biglietto Festa” – simbolico e non a scopo di lucro – disponibile presso la sede Anteas (telefono 0875.714001) o FNP CISL (0875.714547) in Corso Nazionale 170 a Termoli. Il biglietto consente l’accesso agli stand gastronomici e al programma musicale, creando un’occasione per stare insieme, incontrare amici, ascoltare buona musica e sostenere concretamente l’associazione e i suoi progetti sul territorio.
Una festa che parla al cuore della società
Dietro l’apparente semplicità della “Festa dell’Iscritto” si nasconde un profondo messaggio sociale e culturale. La manifestazione nasce per valorizzare il ruolo delle persone anziane, dei pensionati e dei volontari, promuovendo l’attivismo civico come forma di cittadinanza attiva e come risposta concreta alle fragilità che attraversano le nostre comunità: la solitudine, l’isolamento sociale, la povertà educativa e relazionale, ma anche l’invecchiamento della popolazione, spesso vissuto come peso e non come risorsa.
Come sottolineano i promotori dell’iniziativa, “la vecchiaia non è un affare privato. Avere cura reciproca è una questione di comunità”. Una frase che sintetizza bene l’approccio di Anteas, acronimo di “Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà”, fondata nel 1996 dalla FNP-CISL proprio per promuovere il volontariato e l’impegno civico tra i pensionati, ma anche per coinvolgere tutte le generazioni in progetti di mutuo aiuto e solidarietà intergenerazionale.
In questo senso, la festa del 14 giugno è un simbolo di quella cultura della partecipazione che Anteas e FNP portano avanti ogni giorno con progetti concreti, azioni sul territorio e una visione chiara: ricostruire una società dove nessuno venga lasciato indietro.
Il volontariato come motore di cambiamento
Nel documento che accompagna l’evento si leggono parole forti, che suonano come un manifesto etico e sociale: “Viviamo un tempo in cui la solitudine la fa da padrone. L’auto-isolamento è la vera piaga della nostra società. Ma le relazioni si costruiscono. Il volontariato è scuola di vita”. Il volontariato, per Anteas, non è solo un modo per “dare una mano”, ma è un atto politico nel senso più alto del termine, un modo per stare nel mondo e nella propria comunità in maniera responsabile e attiva.
Per questo la festa dell’iscritto vuole essere anche un momento di consapevolezza. Si parlerà, con toni leggeri ma significativi, dell’importanza di aderire al Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS), strumento indispensabile per accedere a fondi pubblici e realizzare progetti sociali di impatto, e si lancerà un appello all’intero tessuto associativo, affinché si costruiscano alleanze e reti solidali con sindacati, enti pubblici e realtà del volontariato.
«Le associazioni devono stringere protocolli, promuovere incontri, proporre progetti. Soprattutto devono fare rete, farsi conoscere. Perché il tempo della rendita è finito, ora serve visione, responsabilità e competenza», si legge ancora nel testo diffuso dai promotori. È questo l’orizzonte in cui si inserisce l’azione quotidiana di Anteas, fondata su valori di solidarietà, uguaglianza e partecipazione democratica.
Tra memoria e futuro: le radici della CISL
Durante l’evento non mancheranno i riferimenti alla storia del sindacato e delle sue battaglie, a partire da quelle che hanno portato alla nascita della stessa Cisl. Viene citata, tra le righe del documento di accompagnamento, una frase significativa di Giulio Pastore, primo segretario generale della Cisl: «Ci sono momenti nei quali temiamo per l’avvenire e ci pare non ci sia più posto per la speranza. Ma occorre sperare». Una citazione scelta non a caso, in un tempo in cui molte certezze sembrano sgretolarsi e cresce la tentazione dell’individualismo e del disimpegno.
In controtendenza, Anteas e Fnp-Cisl scommettono sulla partecipazione, sul legame sociale, sull’attivismo generoso di centinaia di volontari che ogni giorno donano tempo ed energia per costruire reti di aiuto, corsi di alfabetizzazione, sportelli sociali, servizi di accompagnamento, e molto altro. Tutto questo con un obiettivo chiaro: fare del volontariato uno strumento di giustizia sociale.
Una comunità che non si rassegna
Uno degli aspetti più significativi della Festa dell’Iscritto 2025 è proprio il suo messaggio di speranza concreta: non si tratta di una celebrazione rituale, ma di un modo per dire, pubblicamente, che esistono ancora persone, gruppi e associazioni che non si rassegnano all’egoismo dominante, e che credono nella possibilità di costruire alternative reali attraverso il dialogo, la prossimità, la solidarietà quotidiana.
La festa, dunque, diventa uno spazio di riconoscimento reciproco: tra chi riceve aiuto e chi lo offre, tra anziani e giovani, tra attivisti e cittadini comuni. È un modo per rinnovare il patto sociale tra generazioni e per trasformare la piazza – luogo pubblico per eccellenza – in un simbolo vivente di una comunità che si prende cura di sé stessa.
Convivialità e musica per celebrare il volontariato
Il programma della serata, sebbene informale, è ricco di contenuti e momenti significativi. Gli stand gastronomici offriranno piatti della tradizione locale, in un’atmosfera conviviale pensata per mettere tutti a proprio agio. L’obiettivo è far sentire ogni partecipante non come spettatore, ma come parte attiva di una rete di relazioni, progetti e speranze.
Ad accompagnare la serata ci sarà anche musica dal vivo, grazie alla presenza di un gruppo musicale che animerà la piazza fino a tarda sera. Una festa semplice ma intensa, che parla un linguaggio accessibile a tutti e che vuole essere un modello replicabile anche in altri territori.
La sfida del futuro è la prossimità
Alla base dell’evento c’è una convinzione profonda: la prossimità è la chiave del futuro. Solo attraverso la costruzione di relazioni stabili, continuative, basate sull’ascolto e sul riconoscimento reciproco, sarà possibile affrontare le sfide di un’epoca segnata da profonde trasformazioni demografiche, economiche e culturali.
Anteas, attraverso i suoi volontari e la collaborazione con la FNP CISL, lavora proprio in questa direzione: formare cittadini attivi, promuovere una cultura della cura, creare luoghi di partecipazione, soprattutto dove lo Stato arretra e dove il disagio sociale si fa più acuto.
Il valore di esserci
Partecipare alla Festa dell’Iscritto 2025, quindi, non è solo un modo per passare una serata piacevole, ma è un gesto di appartenenza e responsabilità. È un modo per dire “ci sono” in una società che ha bisogno di volti, mani, cuori, e non solo di slogan.
Perché come si legge nelle ultime righe del documento che accompagna l’evento: “È insieme che si costruisce la lotta alla povertà assoluta. È passo dopo passo che si ricostruiscono le reti solidali. È nella cura reciproca che una comunità ritrova sé stessa”.
Componente fondamentale per il successo dell’iniziativa è il coinvolgimento dell’Anteas: come Associazione Nazionale tutte Età per la Solidarietà si pone l’obiettivo di un coinvolgimento sempre maggiore di volontari di tutte le età, allargando la sua platea alla partecipazione di tutta la Confederazione attraverso le sue categorie. L’Anteas è monito di proselitismo e di continuità associativa non solo per la sua matrice FNP, ma per tutte le attività che introduce nei settori più disparati. Attività che sono divenute sempre più strutturate e necessitano di competenza per poterle realizzare.
Lo scopo dell’Anteas è far avvicinare le generazioni dei giovani a quelle meno giovani per far comprendere le ragioni di entrambe. Parlare di rapporto interregionale, nel contesto attuale, è indispensabile perché dalla collaborazione tra giovani, creativi e dinamici, e le persone meno giovani piene di esperienza, possono nascere progetti e prospettive mirati al lavoro e alla tutela sociale. L’evoluzione dei rapporti tra le generazioni, in Italia determinerà la direzione del Paese nel futuro. Una società per tutte le età. La strada per superare le distanze tra generazioni è quella di condividere progetti nell’ambito sociale, promuovendo nei giovani l’assunzione di responsabilità, attraverso una formazione continua, che favorisca lo scambio intergenerazionale. L’ambito privilegiato deve essere la solidarietà tra le generazioni.