Nel secondo giovedì di settembre, ieri, inaugurazione ufficiale della linea marittima veloce che collega la città adriatica con Ploče, in Croazia, grazie al catamarano Zenit della compagnia GS Travel. Non soltanto un tragitto marittimo, ma un vero ponte culturale, turistico ed economico tra le due sponde dell’Adriatico, che restituisce centralità al porto termolese e apre nuove prospettive di sviluppo per l’intero territorio regionale. Alla cerimonia, che ha registrato una nutrita partecipazione istituzionale, è intervenuto l’europarlamentare Aldo Patriciello, membro del gruppo dei “Patrioti per l’Europa”, che ha sottolineato: «Sono molto felice di essere qui. Oggi inauguriamo una rotta che non è soltanto marittima, ma anche una rotta di speranza e di crescita per il Molise, per il Sud e per l’Europa». L’eurodeputato ha richiamato la necessità di dare concretezza al progetto europeo: «L’Unione europea ci chiede ogni giorno di costruire integrazione concreta. Da Termoli, il Molise e il Sud Italia dimostrano di saperlo fare: aprendo nuove rotte, valorizzando la nostra posizione geografica, rafforzando le connessioni con i Balcani e con l’intero Mediterraneo. Il progetto di GS Travel è un esempio di come l’iniziativa privata, sostenuta dalle istituzioni e accompagnata da una visione europea, può diventare motore di sviluppo territoriale. Tutto questo si traduce in turismo, commercio, scambi culturali e opportunità per i giovani». La corsa inaugurale, inizialmente prevista per la stessa giornata, è stata rinviata a causa delle condizioni meteo e parte oggi con rientro previsto il 14 settembre. All’evento hanno preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture Michele Marone, il consigliere regionale delegato al Turismo Fabio Cofelice, la rappresentante dell’Autorità di sistema portuale di Bari Francesca Preziosa e il comandante della Capitaneria di Porto di Termoli Giuseppe Panico, oltre agli armatori Domenico e Francesco Guidotti, promotori dell’iniziativa. Marone ha espresso la soddisfazione della Giunta Roberti: «Il governo regionale rivolge un plauso all’armatore che ha messo in campo questa iniziativa straordinaria. Restituisce il collegamento del Molise, e dell’Adriatico centro-meridionale, con la Croazia, garantendo la possibilità di raggiungere centri turistici e religiosi di grande richiamo. Ploče, infatti, è a mezz’ora da Medjugorje e vicino a mete balneari di grande valore». L’assessore ha poi posto l’accento sugli interventi infrastrutturali: «La Regione ha già appaltato la progettazione per il rilancio e lo sviluppo del porto di Termoli grazie ai fondi stanziati dal governo nazionale. Anche il dragaggio, di competenza dell’Autorità di sistema portuale, è in fase avanzata. Puntiamo a garantire un pescaggio tale da consentire l’ingresso di navi più grandi, aumentando così i flussi e le potenzialità del porto». Entusiasta anche il consigliere Cofelice: «Siamo particolarmente felici di poter inaugurare questa rotta verso la Croazia. Non trasportiamo solamente turisti, ma costruiamo un vero ponte culturale che apre i confini del Molise verso l’altra sponda dell’Adriatico. Il Molise, per la sua posizione baricentrica, può diventare punto di riferimento anche per altre regioni. Attualmente esistono solo due collegamenti per la Croazia: da Bari e da Ancona. Termoli può quindi intercettare viaggiatori non solo molisani, ma anche abruzzesi, pugliesi e campani. È un’occasione che la Giunta regionale sostiene convintamente, certa dei benefici che porterà al turismo e all’economia locale». Lo stesso Patriciello ha poi rimarcato l’impatto sul turismo: «È un ponte che serve allo sviluppo del Molise. Creare un collegamento forte con la Croazia significa aiutare il sistema turistico del basso Molise e far conoscere la nostra regione anche alle aree limitrofe. La Croazia è una meta molto ambita per il rapporto qualità-prezzo, soprattutto in un’estate segnata da polemiche sul caro-ombrelloni in Italia. Questo collegamento può quindi diventare strategico. Ma il porto di Termoli ha un pescaggio medio di 3,5 metri, insufficiente per accogliere navi più grandi. È necessario intervenire con i dragaggi e le opere portuali già avviate. Solo così, insieme a imprenditori capaci e lungimiranti, potremo trasformare il nostro piccolo Molise in una grande opportunità. Con il dragaggio potremmo intercettare anche le navi turistiche che transitano sull’Adriatico, portando migliaia di visitatori nei nostri borghi, nell’entroterra e nelle nostre realtà enogastronomiche». L’armatore Domenico Guidotti ha infine ricordato le motivazioni del rinvio e tracciato la prospettiva: «Le condizioni meteo andavano peggiorando sul lato croato e il comandante, unico responsabile della nave e dei passeggeri, ha ritenuto opportuno rinviare la partenza. Già sei anni fa abbiamo collegato Termoli con Ploče, Spalato e Hvar. Oggi riprendiamo con maggiore consapevolezza e la volontà di costruire un percorso stabile. È un collegamento internazionale unico per il Medio Adriatico, dove esistono solo i porti di Bari e Ancona. Noi crediamo che Termoli possa diventare un punto di forza in questo scenario. Abbiamo bisogno del sostegno delle amministrazioni, perché non va dimenticato che questo è un collegamento internazionale, complesso e impegnativo. Ma siamo convinti che già dal prossimo anno potremo offrire un turismo esperienziale, capace di unire cultura, gastronomia e religione. Ploče è a mezz’ora da Medjugorje, vicina alle isole e a grandi città: le possibilità sono enormi. Serve però mettere contenuti forti dentro questa linea, affinché diventi un progetto solido e duraturo». Il viaggio inaugurale della Zenit segna dunque un nuovo capitolo per il porto di Termoli, storicamente legato ai collegamenti con le Isole Tremiti. L’apertura verso la Croazia amplia l’orizzonte turistico e inserisce il Molise nei circuiti internazionali dell’Adriatico. La cerimonia ha avuto un significato non solo celebrativo ma programmatico: il porto di Termoli viene riconosciuto come snodo strategico di sviluppo, capace di proiettare il Molise oltre i confini regionali e rafforzare i rapporti con i Balcani e con l’intero Mediterraneo.

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