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Pesca con attrezzi non consentiti e lavoro nero a bordo di pescherecci. Sono queste le violazioni riscontrate dalla Capitaneria di Porto di Termoli, che ha fatto scattare multe per 33 mila euro. "La Guardia Costiera di Termoli – si legge in una nota – nel mese di aprile ha incrementato l’attività di controllo sull’intera filiera della pesca, controllando l’origine del prodotto sino al consumatore finale passando attraverso le varie fasi di lavorazione trasformazione e commercializzazione. L’attività si è estesa in tutto il territorio molisano, ponendo attenzione al fenomeno, sempre crescente, della sostituzione delle specie ittiche con altre di qualità o valore commerciale inferiore. In particolare sono stati sanzionati alcun centri di distribuzione in cui non risultavano chiare le informazioni riportate nell’etichette, procedendo alle previste comunicazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, inoltre sono state accertate violazioni riguardo a pesca con attrezzi non consentiti e lavoro nero a bordo, in totale sono state accertate violazioni amministrative per circa 33mila euro".

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