La maledizione non abbandona gli autobus, per la seconda volta della compagnia Atm. Una sottile linea rossa lega i 4 incidenti avvenuti dal 13 novembre scorso, col rogo sulla statale 87, per fortuna senza feriti, per proseguire con gli scontri sempre sulla statale 87 tra Ripabottoni e Casacalenda del 16 novembre e quello del 20 novembre sulla statale 17. Purtroppo, lo schianto, terribile, di ieri mattina, ha lasciato una vittima sull’asfalto. E’ di un morto e 12 feriti il bilancio dell’incidente stradale avvenuto ieri mattina dopo le 5 sulla Statale 650 fondovalle Trigno, nel territorio comunale di Dogliola. A perdere la vita una donna di 30 anni di Tufillo, alla guida di una Fiat Panda ‘Cross’, che si è scontrata con un autobus dell’Atm, con a bordo una ventina di pendolari diretti alla Fiat di Termoli, che poi ha terminato la sua corsa contro due tir in sosta nell’area di servizio ‘Il Girasole’. Sono apparse subito gravi le condizioni della donna, Ilaria Mastroberardino, che è stata estratta dalle lamiere dai Vigili del fuoco del distaccamento di Vasto e trasportata in codice rosso all’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ dove è morta poco dopo. La dinamica dell’incidente è al vaglio della Polizia stradale, coadiuvati dai Carabinieri del Nor della Compagnia di Vasto. In quel momento stava piovendo in maniera molto fitta. Gravi, ma non è in pericolo di vita, le condizioni dell’autista dell’autobus di 42 anni e di uno dei Tir coinvolti, mentre hanno riportate ferite giudicate guaribili in pochi giorni per le contusioni riportate, una decina di passeggeri del mezzo di linea. Il conducente dell’Atm, originario di Salcito, A. T. le sue iniziali, dopo essere stato trasferito al San Timoteo di Termoli, è stato sottoposto alle prime cure dai medici del Pronto soccorso che ne hanno disposto il trasferimento nell’ospedale di San Giovanni Rotondo. D.N.M., classe 1986, ieri alle 13 è stato trasferito in elisoccorso a Pescara dove è ricoverato presso il reparto di neurochirurgia. Per permettere le operazioni di soccorso il traffico è stato deviato facendo passare i mezzi all’interno dell’area di servizio con il senso unico alternato. Il sinistro ha provocato disagi alla circolazione stradale con quest’ultima che è stata bloccata per diverso tempo. Tra le possibili cause del sinistro, che sono in corso di verifica, l’asfalto reso viscido dalla pioggia. Un incrocio, quello del Girasole, costato la vita a molti altri automobilisti nel corso degli ultimi anni.

Il Comitato degli automobilisti chiede il raddoppio dell’arteria

Inevitabili a ogni tragedia della strada il risvolto polemico, specie sulla statale Trignina, a opera dell’omonimo comitato presieduto da Antonio Turdò. «Ancora una volta la statale 650 che unisce Abruzzo e Molise e rappresenta il corridoio Adriatico-Tirreno di primaria importanza è stato il luogo di un’altra tragedia che poteva rivelarsi anche più grave di quella che è stata. Infatti l’incidente di ierii alle 5,15 circa, avvenuto all’altezza dell’area di servizio del Girasole nei pressi del bivio di Dogliola, ha coinvolto una lavoratrice di Tufillo che tornava dal turno di lavoro alla Sevel in Val di Sangro che probabilmente per un colpo di sonno è andata in collisione contro un autobus dell’Atm che portava gli operai al lavoro nella medesima Sevel. L’autista onde evitare l’incidente è andato dentro l’area di servizio andando a sbattere a degli autotreni parcheggiati. Purtroppo la nostra concittadina della vallata Ilaria Mastroberardino di anni 30 non c’è l’ha fatta e morta appena giunta in ospedale, lascia il marito ed un figlio di tre anni, a cui la nostra associazione rivolge sentitissime e personali condoglianze. Nell’autobus ci sono stati 10 feriti. Danni consistenti ai mezzi. Noi siamo solerti ed impegnati ad affermare che questa strada ha bisogno di un intervento strutturale di raddoppio almeno per il tratto che da San Salvo arriva a Salcito, prima che la strada si inerpica verso Civitanova del Sannio e Pietrabbondante, (visto che oggi dobbiamo dare atto all’Anas di aver fatto nei mesi scorsi vari interventi di miglioramento e allineamento delle sedi stradali). Quello che chiediamo in buona sostanza un intervento sistemico che rende la carreggiata con doppia corsia per ogni senso di marcia tanto da diventare la stessa una Strada Statale principale di categoria B (strada extraurbana principale (tipo B): strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione). Per poter fare questo dobbiamo essere uniti tutti, il territorio della Vallata, noi automobilisti, le forze politiche cerchiamo di non rendere vana ed inutile quest’altra morte».

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