Pasquetta movimentata in seno al comitato San Timoteo. Un post del presidente Nicola Felice ha provocato una serie di reazioni. «Mi è pervenuta una voce che alcuni componenti il “Comitato San Timoteo”, non hanno gradito la scelta di partecipare alle elezioni prossime di alcuni componenti il Comitato stesso, in modo particolare la mia candidatura, ancor più l’ iniziativa di presentare la lista “Per Termoli” a sostegno di Antonio D’ Ambrosio candidato a sindaco. Si sostiene che ciò porterà discredito al prosieguo nell’operare del nostro Comitato. A tal riguardo preciso che sono pronto a rimettere le mie dimissioni di Presidente, nello stesso giorno della presentazione ufficiale delle candidature. Intanto ringrazio per la fiducia che gli iscritti, aderenti e simpatizzanti mi hanno accordato nei sei anni di attività civica che il Comitato ha svolto incessantemente». Non solo, ma lo stesso Felice aveva sempre tenuto distinte le due fasi. «L’occasione mi è utile per tornare a precisare che l’aver deciso, unitamente con alcuni amici del Comitato, di partecipare alle prossime elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione di Termoli, proponendo la lista “Per Termoli” appartenente alla coalizione civica “Un’altra Termoli”, il cui candidato a sindaco è stato designato Antonio D’Ambrosio, non implica affatto, in tale iniziativa, il Comitato San Timoteo, che ho l’onore di presiedere da oltre sei anni. Il Comitato, come in passato, continuerà a seguire oltre le problematiche della Sanità, anche le diverse tematiche che interessano Termoli e il territorio del Basso Molise, quindi svolgere le sue funzioni, sempre nel pieno rispetto dello Statuto. Qualche top manager della sanità regionale in più occasioni, ha sostenuto che noi del Comitato San Timoteo facciamo “chiacchiere” e creiamo allarmismo quando segnaliamo le criticità che affliggono il servizio sanitario regionale, come fossimo delle cassandre o peggio dei gufi.
Il tempo è sempre galantuomo, e i fatti lo dimostrano, anche in questo caso avevamo preannunciato quanto il tavolo tecnico interministeriale ha sentenziato con la verifica dei conti dell’anno 2018. Anche ai primi di febbraio con un post che appresso si riporta, siamo tornati a sostenere che nell’anno 2018 avremmo avuto un disavanzo di gestione. Non sono mancate le testimonianze di solidarietà, come quella dell’avvocato Antonio De Michele. «Vai avanti per la tua strada. Le incompatibilità sono altre. Il comitato ha bisogno della tua presenza, così come avrebbe bisogno della Tua presenza un’amministrazione comunale veramente portatrice degli interessi dei termolesi. Il coordinamento tra comitato è comune dovrebbe essere visto come una cosa positiva».
Altri in soccorso, «Sei stato e sei l’anima del Comitato. Tutto ciò che il Comitato è riuscito a produrre lo si deve a te. Tutti noi altri abbiamo supportato la tua azione, ma il vero motore sei stato tu. Chi critica la tua scelta probabilmente è tra chi ha fatto meno per il Comitato ed in ogni caso non comprende che un impegno civico non esclude certo quello più ampio per la città. Del resto il coinvolgimento politico del Comitato è stato escluso da molto prima e comunque tu avevi preannunciato per tempo che intendevi intraprendere quest’altra iniziativa. Perché solo ora qualcuno se ne ricorda? È schierato da qualche parte? Se così fosse non dovrebbe proprio parlare. La tua azione alla guida del Comitato è stata la più passionale e disinteressata! Non demordere! Non darla vinta a chi forse non si è mai visto! Vai, andiamo, avanti!»

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