«Grazie alle Forze dell’Ordine! È un’altra bella notizia che conferma la presenza dello Stato. Nessuna tregua ai criminali: questa è l’antimafia dei fatti». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha commentato il clamoroso arresto di un camorrista latitante del calibro di Arturo Sparandeo.  A conclusione delle ricerche volte alla cattura di un ricercato, nella decorsa notte i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento con l’ausilio dei militari della Compagnia di Termoli hanno tratto in arresto Arturo Sparandeo, 36enne di Benevento, pluripregiudicato. Sullo Sparandeo pendeva l’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli del 28 febbraio 2019, a seguito del rigetto della Suprema Corte di Cassazione del giorno 27.2.2019, sul ricorso proposto dall’interessato in relazione alla sentenza di condanna della Corte d’Appello di Napoli del 2017 (in riforma della sentenza del Gip presso il Tribunale di Napoli), per il procedimento penale relativo alla nota operazione dei carabinieri, risalente al marzo 2014, denominata “tabula rasa”, nei confronti del gruppo criminale facente capo alla famiglia Sparandeo. L’arrestato dovrà  scontare la pena di anni 14, mesi 7 e giorni 21 di reclusione per i reati  associazione di stampo camorristico finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, incendio, rapina, estorsione, danneggiamento, usura, porto e detenzione armi. Lo Sparandeo, avuto sentore delle decisioni della Suprema Corte si era allontanato da questo capoluogo  facendo perdere le proprie tracce e rendendosi irreperibile. Avviati i servizi per la sua localizzazione, i Carabinieri di Benevento iniziavano una serie di controlli, appostamenti, pedinamenti e monitoraggio, riuscendo ad individuarlo ed a catturarlo nella nottata odierna. Nella tarda serata di giovedì, avuta la certezza che il latitante si trovasse nel comune di Campomarino, insieme al proprio nucleo familiare all’interno di un residence sul mare,  dopo aver cinturato la casa per impedire la sua fuga, i militari vi facevano irruzione e lo catturavano. Dopo le formalità di rito, dichiarato in stato di arresto, è stato tradotto ed associato alla Casa Circondariale e di Reclusione di Larino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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