Con il progetto “Abhebni”, parola araba che significa “donare amore”, la Caritas diocesana di Trivento ha raccolto 34mila euro di aiuti per i palestinesi di Betlemme, città turistica che, a causa della guerra, sta vivendo una grave crisi economica.
Negli ultimi mesi, la Caritas ha distribuito nelle parrocchie della diocesi dei piccoli presepi in legno realizzati dagli artigiani di Betlemme. Il ricavato della vendita, oltre a garantire il sostentamento alle famiglie dei 14 artigiani che hanno realizzato i presepi, ha permesso di finanziare anche 10 microprogetti: piccole attività artigianali e commerciali avviate da persone rimaste senza lavoro. Inoltre, i fondi raccolti sono stati utilizzati per l’acquisto di farmaci e per garantire cure a chi ne aveva bisogno.
Numerosi e sentiti i messaggi di ringraziamento arrivati a don Alberto Conti, direttore della Caritas diocesana di Trivento, che ha seguito personalmente il progetto. Esattamente un anno fa si era recato a Betlemme per comprendere come aiutare i residenti di una città messa in ginocchio dalla guerra e dai controlli che avevano allontanato i turisti.
34mila euro possono sembrare pochi a chi vive nel mondo occidentale, ma in una realtà complessa come quella di Israele hanno permesso a molte famiglie di sopravvivere e restare nella propria terra. La guerra a Gaza – senza contare quella appena scoppiata con l’Iran – ha allontanato i turisti che un tempo giungevano da ogni parte del mondo per visitare i luoghi dove è nato Gesù.
La parrocchia di Betlemme, in questi mesi, ha accolto numerose persone in cerca di aiuto, senza fare distinzione di fede religiosa. Per rispondere alle tante richieste è stata invocata la solidarietà internazionale, che, in questo caso, è arrivata anche dalla Caritas diocesana di Trivento.
Il progetto, avviato lo scorso anno con l’acquisto e la distribuzione dei presepi in legno, ha prodotto buoni frutti, e la popolazione di Betlemme ha voluto ringraziare i benefattori italiani.
Negli ultimi anni non c’è stata catastrofe naturale o guerra in cui la Caritas di Trivento non si sia mobilitata per aiutare chi era nel bisogno.