«Solidarietà al popolo ucraino»: il sindaco di Sesto Campano Eustachio Macari lancia un appello accorato ai suoi cittadini perché «aprano i cuori e le porte alle tante famiglie che scappano dalla guerra».
Il primo cittadino invita i sestolesi a partecipare a questa grande partita di solidarietà. «In questo frangente- aggiunge il sindaco Macari- è nostro dovere attivarci per avviare un percorso possibile per accogliere chi fugge dalla guerra e per far sentire la nostra vicinanza ai tanti cittadini ucraini, soprattutto donne sole con figli. Per questo motivo, invitiamo chiunque dispone di abitazioni, appartamenti e stanze libere nel nostro Comune a comunicarlo direttamente al sindaco al seguente indirizzo email sindacosestocampano@libero.it, oppure presso l’ufficio protocollo del Comune».
Una campagna di solidarietà che già sta dando i primi risultati, perché sono in tanti che stanno rispondendo alla chiamata del sindaco Eustachio Macari. In paese ci sono tante abitazioni dismesse, abbandonate, soprattutto nel centro storico che potrebbero ritornare utile a questa iniziativa senza precedenti. Tutta la comunità sestolese sta scendendo in campo, dimostrando la propria sensibilità e la propria umanità. In una corsa corale, insieme associazioni, chiesa locale e Municipio. Se dovessero arrivare bambini e ragazzi, l’amministrazione Macari si farebbe carico anche di assicurare la frequenza scolastica nei plessi cittadini. Ma non solo si sta pensando all’accoglienza, ma anche alla raccolta di beni di prima necessità: «La vicinanza alla popolazione ucraina- aggiunge il sindaco di Sesto Campano- avverrà anche tramite forme di sostegno (raccolta indumenti, generi alimentari e medicinali, ecc) nei giorni di sabato 5 marzo e domenica 6 marzo nei seguenti orari: ore 9-13, ore 15-19 nei seguenti punti: Sesto Campano Alto, stanza centro storico, sede del catechismo; Sesto Campano Basso, oratorio della Chiesa; Roccapipirozzi Bassa, oratorio della Chiesa. Come amministrazione comunale- conclude Macari- esprimiamo una forte condanna alla guerra in Ucraina. Aiutiamo a sostenere le tante associazioni che si stanno attivando per offrire aiuti concreti. Facciamo la nostra parte».
M. F.

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