A Capriati a Volturno l’intera comunità si è stretta intorno ai familiari di Vincenzo Testa, il carabiniere di 46 anni che mercoledì scorso ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto lungo la statale Casilina, nei pressi del cimitero comunale di Venafro.
Non destano preoccupazioni, invece, le condizioni del conducente dell’altra auto, trasportato al Veneziale di Isernia subito dopo l’impatto e successivamente dimesso con 12 giorni di prognosi.
Ancora sotto shock la comunità di Capriati che è in attesa di poter dare l’ultimo saluto al 46enne.
Vincenzo era «un giovane per bene, legato alle sue radici e alla sua famiglia. Noi ora possiamo solo pregare e solo la fede aiuterà la famiglia di Vincenzo a superare questa ennesima prova. Stringiamoci tutti intorno ai suoi familiari con una preghiera speciale, che Vincenzo possa illuminare il nostro cammino terreno con il suo sorriso che non si cancellerà mai in quelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di amarlo». Queste le parole del parroco del paese, don Girolamo Dello Iacono, che sta cercando di accompagnare spiritualmente amici e familiari in questa immane tragedia che ha causato la morte del giovane concittadino, un ragazzo ben voluto da tutti in tutto il comprensorio e definito da chiunque come una persona “bella”, solare, legata alla sua famiglia e al suo lavoro.
In segno di rispetto e cordoglio, il sindaco di Capriati a Volturno, Rocco Marcaccio, ha voluto “fermare” il paese e invitare tutti al raccoglimento e alla preghiera nei confronti dei familiari di Vincenzo: «Il sindaco, l’Amministrazione comunale e la comunità Capriatese tutta – si legge in una nota – si stringono alla famiglia Testa per testimoniare la stima e l’affetto nei confronti di Vincenzo. Capriati perde una delle persone più belle della nostra collettività la cui vita è stata sempre improntata ad onestà e laboriosità. Giovane di alto valore morale che lascia un vuoto incolmabile. Per onorare il suo ricordo, nel giorno del rito funebre – conferma il sindaco -, sarà proclamato il lutto cittadino. Riposi in pace».
Come è noto, la salma di Vincenzo Testa è stata posta sotto sequestro per i necessari esami medico- legali. Si attendono i risultati dell’autopsia, per fare luce su cosa possa essere accaduto l’altro ieri intorno alle 12.30 quando Vincenzo, di ritorno da Roma, dove aveva finito il suo turno di lavoro, in una curva maledetta, la stessa dove già in passato si erano consumate altre tragedie, ha trovato la morte. Non si esclude un possibile malore. Ma per il momento si tratta solo di ipotesi e nulla più.
A Capriati a Volturno ora si attende solo che la salma venga restituita alla famiglia per accompagnare il 46enne nel suo ultimo viaggio. Marco Fusco

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