Il Premio Andrea Fortunato è un premio nazionale che viene assegnato annualmente ai più grandi personaggi dello sport italiano, della medicina e del giornalismo sportivo. Organizzato dalla Fondazione Fioravante Polito, si svolge a Roma presso la sede del Coni.
È dedicato ad Andrea Fortunato, ex calciatore di Genoa e Juventus stroncato dalla leucemia a soli 24 anni. L’obiettivo è quello di assegnare un riconoscimento ai personaggi del mondo dello sport, del giornalismo e della medicina che si sono particolarmente distinti nel sociale e nella solidarietà. Diverse le categorie premiate, tra cui “Allenatori”, “Leggende del calcio”, “Campioni della Salute.
Il presidente della Fondazione Neuromed Mario Pietracupa è stato insignito per la categoria “Campioni della Salute”. Il riconoscimento gli è stato consegnato presso il Salone d’onore del Coni a Roma con la seguente motivazione, che contempla l’impegno nelle attività della Fondazione Fioravante Polito legate alla promozione del Passaporto ematico: «Per essere il più convinto sostenitore della Fondazione e delle nostre nobili finalità a carattere medico-sociale. Per aver contribuito a tutelare la vita di tutti gli sportivi, firmando il protocollo di intesa tra Neuromed e Fondazione”.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e l’allenatore del Napoli calcio, Luciano Spalletti, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento per la categoria “Allenatori”.
Il Premio Andrea Fortunato, uno dei più importanti riconoscimenti nazionali, è organizzato dalla Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate, promotrice della Biblioteca e del Museo del calcio “Andrea Fortunato”.
L’obiettivo della Fondazione Polito è appunto quello di rendere obbligatorio il Passaporto ematico, intitolato a quattro compianti calciatori Andrea Fortunato, Piermario Morosini, Flavio Falzetti e Carmelo Imbriani.
Il Passaporto ematico mira ad introdurre gli esami a carattere ematico e cardiaco tra quelli attualmente previsti per ottenere l’idoneità sportiva, proprio al fine di evitare tragedie come quelle che hanno purtroppo i calciatori a cui è intitolato.

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