«Nella riunione tenutasi presso la Regione abbiamo assistito alla conferma di quanto dichiarato dagli assessori Cefaratti e Di Lucente nel Consiglio di martedì scorso, durante la discussione della mozione presentata dalla consigliera Fanelli». La Cisal, con il dirigente Antonio Martone, si dichiara soddisfatta per l’esito dell’incontro avuto lo scorso mercoledì a Campobasso e convocato dall’assessore Andrea Di Lucente. «Oltre alla presenza dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Cisal) -continua Martone – c’era l’ingegnere Paolo Di Giovanni, nel doppio ruolo di riferimento Unilever e presidente P2P. Di Giovanni ha confermato che secondo il Ministero, Il progetto P2p non presenta problemi e l’ulteriore documentazione richiesta è stata inviata nella giornata di lunedì scorso, 16 ottobre. I tempi si sono allungati, nonostante la firma del Ministro Urso ci sia stata il 20 giugno scorso. Tale situazione, ad oggi, fa pensare ad una ripartenza produttiva dello stabilimento ex Unilever di Pozzilli per il mese di aprile 2025. Si conferma che la ripartenza produttiva non può avvenire prima dei 16/18 mesi dall’ordine degli impianti. Gli ordini non sono stati ancora fatti anche se, a detta di Di Giovanni, la P2P sta interpellando e valutando le aziende fornitrici. L’assessore Cefaratti ha informato che Il ministero non si oppone all’autorizzazione per la fruizione dei fondi non utilizzati dalla regione Molise per far fronte alla prossima annualità di cassa integrazione per i lavoratori Unilever. I fondi in questione (6 milioni e mezzo) sono quelli destinati alle aree di crisi industriale complesse. Tale autorizzazione -prosegue Martone-, ovviamente, verrà formalizzata solo nel caso di una risposta negativa, da parte del Ministero, sulla concessione della Cigs in deroga. In merito si attende l’eventuale risposta alla richiesta di deroga della cassa integrazione (già in atto) da parte del ministero entro il 15 di novembre. La settimana prossima, gli assessori Cefaratti e Di Lucente, faranno un’ulteriore passaggio ad Invitalia, a Roma, per sollecitare il decreto di Invitalia che sblocca l’accesso al finanziamento. In considerazione di tale situazione, i sindacati sono soddisfatti dell’impegno della Regione, ma attendono risposte da Roma per quanto riguarda i finanziamenti necessari per far scattare il conto alla rovescia per l’attività produttiva, necessaria per un territorio ormai martoriato e sofferente dopo la decisione, da parte di Unilever, di chiudere a Pozzilli. Lavoratori per il momento tranquilli per lo scenario degli ammortizzatori sociali, ma comunque in apprensione per la ripartenza produttiva. Personalmente -conclude Antonio Martone della Cisal – ho avuto sempre dubbi sulle riconversioni nate per caso. La speranza è che Pozzilli e la Regione Molise ridiano credibilità al lavoro e alla professionalità dei lavoratori Unilever e delle imprese dell’indotto che in 40 anni hanno dimostrato di essere capaci di coniugare professionalità, flessibilità, partecipazione in un contesto industriale sempre più complesso, dove la differenza la fa l’abnegazione al lavoro e l’attaccamento alla propria terra. Tutto questo, a dire il vero, non sempre supportato dalle Istituzioni».
M.F.

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