Stabilimento ex Unilever di Pozzilli: si è tenuto lo scorso mercoledì l’ennesima riunione convocata dalla “Unilever Italia” per discutere di Cassa integrazione Straordinaria per i lavoratori ancora in attesa di essere riallocati nel sistema produttivo della nuova proprietà, la società “P2P” di Gioia Sannitica. Al tavolo di confronto presenti tutti i sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Cisal, oltre alle Rappresentanze sindacali aziendali (i lavoratori Barletta, Ciolli, Riccio e Scioli.) A presiedere la riunione l’ingegnere Paolo Di Giovanni, responsabile Unilever e presidente della “P2P”. Due i problemi affrontati: la Cigs per l’anno 2024 oramai alle porte e l’aggiornamento del progetto di riconversione presentato dalla nuova proprietà. All’incontro è stata presente anche l’Associazione Industriale del Molise, con il dottor Vincenzo Tosques. Come è stato ricordato e sottolineato durante i lavori del confronto tra le parti, la «P2P è la società titolare del progetto di riconversione dello stabilimento ex Unilever di Pozzilli, che ad oggi ancora non riceve il decreto che avvia la fase istruttoria del finanziamento. È giusto ricordare che il piano iniziale prevedeva la ripartenza produttiva, per il nuovo processo industriale legato al riciclaggio della plastica, entro il primo gennaio 2024. Tale data non è stata rispettata per i ritardi di Invitalia e del Mise e ad oggi il nuovo piano produttivo è aggiornato al secondo trimestre del 2025». Per quanto riguarda la Cassa integrazione straordinaria i sindacati attendono la convocazione da parte della Regione come concordato con gli assessori regionali Cefaratti e Di Lucente. E su questa problematica le parti in causa si sono dati appuntamento al prossimo primo dicembre, alle ore 11 «con la speranza- hanno ribadito i sindacati- che la Regione definisca, nel frattempo, la questione. Per quanto riguarda la riconversione, la P2P è sempre in attesa del famoso decreto che definisce l’istruttoria del finanziamento e avvia, di fatto, il progetto di riconversione. Anche qui, la Regione aveva preso impegni ben precisi ed anche cadenzati, ma ancora siamo in attesa di convocazione per capire lo stato delle cose. P2P presume la firma del decreto, da parte di Invitalia, entro fine anno. Se tale data sarà rispettata a gennaio saranno fatti gli ordini dei macchinari. Una riconversione che fatica a decollare e tiene in continua ansia i lavoratori, preoccupati per il proprio futuro lavorativo». I tempi, come si vede, si sono allungati ulteriormente, dal quel 20 giugno 2023 dove il Ministro Urso appose la sua firma sul progetto “P2P”. Tale situazione, ad oggi, fa pensare ad una ripartenza produttiva dello stabilimento ex Unilever di Pozzilli non più per il mese di aprile 2025. Si conferma la ripartenza produttiva non può avvenire prima dei 16/18 mesi dall’ordine degli impianti. Gli ordini non sono stati ancora fatti anche se, a detta di Di Giovanni, la P2P sta interpellando e valutando aziende fornitrici di tali impianti. Per quanto riguarda la copertura della Cassa integrazione straordinaria, si attende l’ok del Ministero sui 6 milioni e mezzo destinati alle arre di crisi industriale complesse, non utilizzati dalla Regione Molise. Occorre anche vedere a che punto è la pratica a Invitalia: se non arriva il decreto l’accesso al finanziamento rimane bloccato. Parliamo di un progetto pluriennale di riconversione industriale che trasformerà lo stabilimento Unilever di Pozzilli in uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata e l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici. Per il momento tutto questo rimane solo sulla carta.
Si attendono le risposte di Roma per avviare la produttività allo stabilimento di Pozzilli, e per avviare la graduale riconversione del sito Unilever, in cui attualmente vengono prodotti detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti, che nel giro di 24 mesi dal trasferimento del sito alla società P2P sarà interamente dedicato alla produzione di plastica riciclata. Tutto questo si dovrebbe tradurre anche attraverso l’aggiornamento e lo sviluppo di nuove competenze che, accompagnerà i lavoratori con un piano di supporto integrato comprendente diversi aspetti, tra cui la formazione tecnica, la gestione del cambiamento e ogni altro aspetto utile a mettere tutti nelle condizioni di operare al meglio nella nuova realtà produttiva.

Marco Fusco

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