In questi giorni si sta parlando molto di ambiente e inquinamento della Piana di Venafro in relazione alle recenti modifiche apportate al Priamo (Piano regionale integrato per la qualità dell’aria) dalla giunta Roberti, così come richiesto dal Tar Molise.
L’altro ieri il presidente, confortato dall’assessore all’Ambiente Di Lucente e dalla consigliera Passaralli, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa le principali novità introdotte dallo strumento, come, ad esempio, gli incentivi per sostituire le caldaie per il riscaldamento domestico o le restrizioni quando le centraline che monitorano l’aria superano in un anno i 35 sforamenti di polveri sottili.
L’immaginario collettivo annovera tra le principali fonti di inquinamento della zona gli stabilimenti Colacem di Sesto Campano e Herambiente di Pozzilli. Il primo, come noto, produce cemento, il secondo incenerisce rifiuti.
Dalla cementeria ribadiscono – citando fonti autorevoli – l’assoluta estraneità rispetto a quanto viene addebitato. «Esiste uno studio analitico – si legge in una nota del colosso che la sede principale a Gubbio – basato su misure affidabili realizzato da enti pubblici competenti (ISPRA, ARPA Molise, ARPA Emilia-Romagna). Le conclusioni su dati oggettivi (sono state effettuate oltre 5mila analisi su 472 campioni di particolato) – ancora dalla cementeria – evidenziano che la provenienza delle polveri raccolte è riconducibile essenzialmente a due fattori: riscaldamento domestico e traffico veicolare. Il particolato teoricamente riconducibile all’attività di Colacem non ha alcuna evidenza nei campioni».
Nessuna sorpresa per vertici di Colacem, «perché consci della professionalità delle nostre maestranze e della qualità degli impianti di filtrazione che assicurano ottime prestazioni con valori emissivi molto al di sotto di quanto impongano le normative (circa 100 volte più bassi). Altri studi analoghi effettuati su territori con caratteristiche simili al Venafrano – aggiungono dall’azienda – hanno prodotto risultati quasi sovrapponibili».
Dunque l’auspicio «che questo studio possa confortare la popolazione del territorio sulla qualità e la professionalità sempre dimostrate dalla nostra azienda e sia soprattutto utile guida per un approccio coerente e razionale ai temi ambientali».
Colacem, come ribadito anche dal presidente Roberti in conferenza stampa, ha sempre mostrato massima disponibilità nell’analisi di qualsivoglia fenomeno, partecipando anche fattivamente alla realizzazione di studi o quant’altro possa contribuire a risalire alla cause dell’inquinamento e alla ricerca della migliori soluzioni.

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