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Grandi polemiche praticamente in tutta la Valle del Volturno, e non solo a Venafro, per la Tasi. La Tassa sui servizi indivisibili, insomma, ha suscitato un vespaio nella gran parte dei municipi. Poche le eccezioni. Tra queste, certamente Colli a Volturno: l’amministrazione guidata dal sindaco Gianfranco Visco ha infatti previsto un’aliquota inferiore a quella ‘consigliata’ dallo Stato, cioé 0,8 per mille a fronte del massimo di un 2,5 per mille. La tariffa standard era invece 1 per mille, ed è quella che è stata stabilita nei Comuni di Castel San Vincenzo, Montenero Val Cocchiara e Scapoli.
Nel mezzo, Sesto Campano e Cerro al Volturno, con aliquota al 2 per mille.
Maglia nera, in condivisione, a Montaquila, Filignano, Rocchetta a Volturno, Pozzilli e Conca Casale: in questi cinque paesi i Consigli comunali hanno fissato la Tasi su abitazione principale e relative pertinenze al massimo consentito, ovvero 2,5 per mille. Per i cittadini sono previste stangate. La nuova tassa imposta dal governo nazionale servirà a coprire una parte delle spese per i servizi cosìddetti indivisibili quali, ad esempio, illuminazione pubblica, manutenzione del verde, manutenzione delle strade, sicurezza (Polizia locale), attività culturali e sportive, servizio demografico, servizi cimiteriali e servizi socio-assistenziali.

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