energonut

L’Arpa Molise, al termine del procedimento per le osservazioni riguardo al rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per Herambiente, ha reso pubblici i documenti pervenuti in merito. Ebbene, né il Comune di Pozzilli, direttamente interessato, né tantomeno il Comune di Venafro o il Nucleo industriale o ancora la Provincia di Isernia hanno eccepito alcunché: nessun ente politico-amministrativo, dunque, si è unito alle osservazioni presentate dalle Mamme per la salute e l’ambiente o al Wwf Molise. Solo il Parco regionale dell’Olivo, con il presidente Emilio Pesino, ha inteso appoggiare ufficialmente le osservazioni depositate dalle Mamme per la salute e l’ambiente. La politica, invece, al di là dei soliti proclami è stata latitante.
L’iter si è ora concluso. Le Mamme per la salute e l’ambiente, nonostante abbiano avuto poco tempo a disposizione, come promesso non hanno mancato l’occasione per presentare la loro nota di criticità. Ricordiamo che tra le altre cose, è stato evidenziato come il termovalorizzatore ex Energonut di Pozzilli, secondo le Mamme, sia l’unico in Italia ad operare senza aver ancora ottenuto l’Aia.
Ventotto pagine di osservazioni, di relazioni tecniche e citazioni di leggi e atti normativi italiani ed europei, alle quali si sono unite le dodidi pagine sottoscritte dall’avvocato Pina Negro del Wwf Italia-sezione Molise.
L’associazione ha quindi fatto presente all’Arpa che “con riguardo alla ‘valutazione dell’inquinamento prodotto dalle emissioni in atmosfera’ si riferisce che è stato effettuato un monitoraggio biennale delle qualità dell’aria su un raggio di 5 km rispetto all’area di insediamento dell’impianto Ippc’. Si conclude che ‘dall’analisi dei dati ottenuti non è emersa alcuna significativa alterazione della qualità dell’aria nella zona sottoposta a monitoraggio’. I dati e le risultanze sono rappresentati nell’elaborato tecnico ‘Piano di Sorveglianza e Monitoraggio Esterno’, da cui emerge, invece, una significativa alterazione dell’ambiente per il constatato accumulo di metalli particolarmente nocivi come il cadmio, il piombo e il mercurio. Nel suddetto documento si riferisce infatti che, in considerazione della complessità del territorio oggetto di indagine, è stata adottata una strategia di monitoraggio sistematica, su 26 punti, con copertura totale del territorio per un raggio di circa 4 chilometri dal punto di emissione dell’impianto, e che nei due anni sono stati ricercati: Antimonio (Sb), Arsenico (As), Cadmio (Cd)”. Insomma, sin dalle prime righe delle osservazioni il Wwf è apparso critico nei confronti del dossier presentato da Herambiente per l’ottenimento dell’Aia.
Critiche che sono giunte, come scritto anche nei giorni scorsi, dalle Mamme le quali, oltre a muovere appunti su diversi aspetti tecnici sui quali torneremo nei prossimi giorni, sottolinea come “il contenuto della documentazione non soddisfa pienamente le necessità connesse con l’Aia”.
Va sottolineato come la centrale elettrica cogenerativa di Pozzilli è classificata quale impianto che si occupa di smaltimento o recupero dei rifiuti in impianti di incenerimento dei rifiuti o in impianti di coincenerimento dei rifiuti per i rifiuti non pericolosi con una capacità superiore a 3 (tre) Mg all’ora.

(oggi su Primo Piano Molise in edicola)

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