La comunità religiosa di Pizzone è in rivolta contro la nomina di don Giovanni M. I fedeli, infatti, non accettano di buon grado la scelta del vescovo della diocesi Isernia-Venafro di affiancare il prete polacco a padre Etienne, che da mesi ormai ha conquistato il cuore dei pizzonesi.
A Camillo Cibotti non le hanno mandate a dire e proprio l’altra sera, in occasione della lectio magistralis in programma presso la chiesa San Nicola di Bari del piccolo paese mainardico, un nutrito gruppo di fedeli ha mostrato contrarietà per la nomina contestando apertamente la decisione della diocesi.
«Una scelta inopportuna – hanno spiegato i credenti al vescovo -. Mandare un prete che in passato è stato “chiacchierato” in una piccola comunità non è accettabile. Anche perché la comunità non vuole assolutamente che padre Etienne vada via».
Insomma, lo scandalo mediatico che lo scorso anno ha colpito don Giovanni a seguito dell’accusa di abusi e molestie da parte di un ragazzo polacco – Giorgio B. – a lui molto vicino da bambino, ha lasciato il segno nei parrocchiani di Pizzone e non solo.
Attualmente don Giovanni – dopo un procedimento canonico interno alla Curia – risulta “riabilitato” dalla Chiesa che lo ha assolto e l’inchiesta aperta dalla Procura di Isernia archiviata senza conseguenze, tuttavia i pizzonesi temono che l’attenzione mediatica possa riversarsi a questo punto su di loro, che da inizio aprile lo avranno quale guida spirituale, seppure affiancato per un periodo da padre Etienne.
Il prete polacco era stato in qualche modo allontanato da Acquaviva d’Isernia in attesa di chiarimenti. Chiarimenti che poi sono arrivati e che lo hanno scagionato.
Il caso esattamente un anno fa fece grande scalpore, con tanto di servizi televisivi da parte di emittenti nazionali: da Pomeriggio 5 a Le Iene che ospitarono la testimonianza di Giorgio B. il quale affermava di aver ricevuto attenzioni particolari dall’uomo di chiesa quando era bambino.
Al di là dell’assoluzione del parroco, comunque, i fedeli hanno minacciato che lasceranno la chiesa deserta se il vescovo insisterà in questa sua decisione di destinare don Giovanni a Pizzone.

Un Commento

  1. Gianni Coia scrive:

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