Nessuna novità per il fiume Volturno. Resta, dunque, la preoccupazione per i residenti di Sesto Campano che, specialmente in questi giorni di forte pioggia, hanno manifestato la loro paura per ciò che potrebbe accadere in caso di piena.
Diversi sono i problemi segnalati soprattutto dagli agricoltori della zona. Da Ponte Reale scendendo a valle manca la manutenzione del corso d’acqua. Vegetazione cresciuta e argini rotti non fanno dormire sonni tranquilli ai sestolesi, i quali guardando la tv e gli allagamenti che stanno provocando danni a vaste aree in tutto il Paese temono di dover rivivere quanto accaduto nel novembre del 2018.
Ricordiamo che un anno fa il sindaco Luigi Paolone scrisse agli organi competenti per chiedere, in particolare, «la pulizia del rio San Bartolomeo e degli alvei dei corsi d’acqua e la manutenzione del fiume Volturno».
Ciò in quanto il Volturno in particolare aveva rotto gli argini lasciando nella preoccupazione gli amministratori comunali e i cittadini. Il problema non appare ad oggi risolto. Briglie e gabbioni non sarebbero più efficienti e non resta che affidarsi al caso per evitare episodi drammatici.
La missiva spedita al governatore Donato Toma, all’intero Consiglio regionale, all’assessorato alla Difesa del suolo, all’Agricoltura e alla Protezione civile, nonché ai direttori del I e del II dipartimento regionale, al IV dipartimento regionale (Servizio di protezione civile), al segretario del Distretto idrografico Appennino meridionale di Caserta, alla Prefettura di Isernia e al Consorzio di bonifica della Piana di Venafro non ha mai prodotto esito.
E gli abitanti di Sesto Campano sono estremamente preoccupati per quanto potrebbe accadere considerato che i fenomeni meteorologici intensi sono sempre più frequenti e dannosi.

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