L’avvocatessa Alessandra Carlomagno sta preparando il ricorso al Tar per nome e per conto dell’amministrazione comunale di Sesto Campano, per dire no alla centrale turbogas della Edison che è pronta con un piano industriale composto di vari step. Il primo step della centrale termoelettrica è già programmato per il 2020, oramai alle porte.
Intanto massima allerta nella piana di Venafro. Ci si sta preparando a dovere per una massiccia partecipazione all’assemblea pubblica organizzata dal comitato per sabato 7 dicembre in piazza Unità d’Italia a Vairano Scalo, a partire dalle ore 10. L’Infopoint M5S di Venafro ha messo a disposizione un pullman per gli studenti venafrani che aderiranno alla manifestazione, grazie all’interessamento del consigliere regionale Vittorio Nola e di Amedeo Canale e altri responsabili dello spazio grillino cittadino. Città Nuova intanto scrive alle scuole e al vescovo della diocesi di Isernia-Venafro monsignor Camillo Cibotti: «L’associazione Città Nuova – scrive nella nota Gianmarco Di Cicco -, intende partecipare all’assemblea pubblica del 7 dicembre 2019 organizzata dal comitato “Antica terra di lavoro”: una rete di associazioni locali, tra le quali la stessa Città Nuova, movimenti civici e liberi cittadini che, da più di un decennio, si battono per la tutela del patrimonio ambientale della valle di Venafro e dell’Alto Casertano e per scongiurare la costruzione della suddetta centrale Turbogas. Città Nuova vuole estendere l’invito anche agli studenti venafrani, affinché la loro sensibilità ambientale maturi nella consapevolezza della tutela del proprio territorio. Lo scorso 1 novembre, infatti, su tutti gli organi di stampa locali, è stato pubblicato l’articolo secondo il quale la multinazionale Edison ha iniziato i lavori di bonifica su un terreno nel comune presenzanese, propedeutici alla realizzazione della centrale termoelettrica».
Sulla base di queste motivazione il presidente Di Cicco ha chiesto al vescovo Cibotti di sostenere la loro battaglia che non è altro che una battaglia di un intero territorio a cavallo tra il Molise e la Campania. Tutto il comitato ribadisce la volontà di alzare le barricate: «Ci opporremo con tutte le nostre forze alla realizzazione di questo impianto. Mobiliteremo la popolazione, che è stanca di subire. Siamo soli, ma allo stesso tempo, siamo tanti. La conclusione dell’iter procedurale non fermerà la protesta, anzi, ha rivelato agli occhi di tutti le responsabilità politiche di chi vuole condannare questo territorio. Non permetteremo a nessun “no turbogas” dell’ultima ora di lavarsi la coscienza quando ormai il cerino è passato di mano. Non permetteremo “passerelle”. Saremo ostili. Civili, ma ostili. In questi anni abbiamo colpevolmente abbassato la guardia, ma adesso rialziamo la testa. Faremo fronte comune con i sindaci che durante l’ultima assemblea a Presenzano hanno ribadito il loro no. Resisteremo».
Domenica scorsa sui campi dell’Alto Casertano - segnatamente la Boys Vairano e l’Atletico Marzano Appio – i calciatori hanno esposto un eloquente striscione “No Turbogas” prima del calcio di inizio delle partite. Intanto, stamattina al Comune di Presenzano la Edison incontrerà i sindaci dei paesi confinanti (anche Sesto Campano) con il territorio dove è progettata la centrale.

Marco Fusco

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