Il 22 gennaio a Roma avrà luogo un vertice tra l’amministrazione comunale di Sesto Campano e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Sul tavolo la nota vicenda turbogas che la Edison vuole impiantare a Presenzano.
Dal dicastero ieri mattina è giunta la convocazione dell’intero Consiglio comunale, così come da istanza del Municipio sestolese. Dunque, dal sindaco ai tre consiglieri di minoranza tutti si recheranno al cospetto del ministro dell’Ambiente per ribadire forte e chiaro il no alla realizzazione della centrale termoelettrica. L’istanza del Comune era stata inoltrata al Ministero dalla giunta così come da volontà unanime dell’assise civica.
L’amministrazione sestolese proverà a far valere le proprie ragioni. Tra le altre cose è stato dato mandato a due legali di verificare tutte le strade per bloccare l’iter. Sesto Campano vuole anche giocarsi la carta della mancata comunicazione dell’ultima proroga del decreto di autorizzazione. «Ci è stata negata l’opportunità di impugnativa e la giusta informazione», hanno lamentato dal Municipio. Tutte ragioni che verranno elencate direttamente al Ministero dell’Ambiente. Su tutto, però, a Sergio Costa verrà chiesto di fare quanto in proprio potere per «verificare l’effettiva valutazione dell’incidenza di effetti perversi dovuti alla presenza, in un ristretto arco territoriale, di più opifici similari (termovalorizzatori, centrali elettriche e termoelettriche)».
Costa verrà pure invitato a tenere conto del fatto che «il territorio di Sesto Campano subisce gli impatti ambientali di diversi opifici similari, insistenti tutti sulla stessa area circoscritta». Quindi lo stesso dovrà considerare che «la costruzione e messa in funzione di un nuovo impianto comporterà effetti incrociati di difficile previsione, andando ad impattare sugli effetti già esistenti» nonché che «il lungo lasso di tempo trascorso dalla prima autorizzazione rende opportuno, da parte delle autorità competenti la rivalutazione delle scelte in precedenza effettuate, in considerazione del mutato fabbisogno energetico del territorio e delle nuove conoscenze tecniche a disposizione».

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