Sono già decine le denunce scattate a Venafro nel corso dei posti di controllo ai varchi della zona rossa.
Grandissimo lo scrupolo osservato dalle forze dell’ordine nel verificare ogni veicolo in transito. I Carabinieri, in particolare, si sono trovati a respingere venafrani che, nonostante il divieto di spostamento tra comuni introdotto con disposizione dei Ministeri dell’Interno e della Salute il 22 marzo scorso, stavano facendo rientro a Venafro dalle grandi città. Alcuni anche dal Nord. Per loro denuncia e obbligo di ritornare al luogo di partenza. Diverse anche le denunce scattate per chi ha provato a violare la zona rossa passando per le tante stradine interne, comunque presidiate con servizi dinamici. Anche chi è riuscito a ‘scappare’ si è poi trovato di fronte altre forze dell’ordine, come avvenuto a Presenzano: un uomo e una donna sono stati infatti denunciati nel territorio alto casertano. Altri ancora sono stati denunciati per non aver saputo fornire valide motivazioni all’attraverso della zona rossa.
Insomma, non si scherza, com’è giusto che sia. Tra l’ordinanza numero 10 della Regione Molise che ha istituito limitazioni a Venafro e Pozzilli e i recenti provvedimenti nazionali che vietano su tutto il territorio nazionale di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comune diverso da quello in cui si trovano, l’unica cosa da fare – salvo le eccezioni previste per legge – è restare a casa e rispettare più che mai le disposizioni delle autorità.
Pr

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