Operatori ed ospiti più che mai un’unica famiglia. Stiamo parlando del Carsic di Venafro. Presso l’Istituto di riabilitazione di corso Garibaldi dallo scorso 3 marzo non possono più entrare i familiari dei ricoverati e loro stessi non possono più uscire dalla struttura, chiaramente tutto per proteggerli dal pericolo contagio da Covid-19. Come detto, quindi, sempre più importanza assume il ruolo degli operatori che in questo mese e oltre stanno facendo di tutto per mettere a loro agio gli ospiti che, ricordiamo, sono portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali di qualsiasi natura.
Tra le altre attività organizzate, a Pasqua i ragazzi insieme ai dipendenti dell’Istituto venafrano hanno voluto augurare a tutta la cittadinanza una serena Pasqua trasmettendo il loro messaggio di positività attraverso uno striscione affisso alla recinzione del Carsic: «Andrà tutto bene. Forza Italia», con un arcobaleno sullo sfondo.
Il messaggio ai nonni della Rsa Covid. Oltre che dal Carsic, messaggi di positività e di grande solidarietà giungono anche dalla cittadinanza di Venafro all’indirizzo dei pazienti Covid-19. I bambini, in particolare, hanno dedicato scritti e poesie nonché brevi video ai “nonnini” della Rsa del Ss Rosario.
Su Youtube e sui social spopola il video della durata di oltre 10 minuti nel quale compaiono i ragazzini che augurano «buona Pasqua e una imminente guarigione» ai degenti. A “dirigerli” Gianni Di Chiaro. Il video si intitola eloquentemente “I nonni del Ss Rosario”.
Militari alla Rsa. A proposito di Rsa, i 15 pazienti ricoverati da oggi riceveranno pure le cure di due giovani medici militari e tre infermieri provenienti dalla vicina Campania che, così, andranno a rimpinguare il personale in servizio presso il reparto Covid dell’ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro per una migliore assistenza e cura ai “nonnini”.

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