Anche Marciano Ricci, come diversi altri sindaci nel resto d’Italia, per il 25 aprile e il primo maggio ha deciso di ordinare la serrata. Infatti, ieri mattina il capo dell’amministrazione comunale di Montaquila ha firmato l’ordinanza numero 14/2020.
Ricci ha agito dopo aver «evidenziato l’evolversi della situazione epidemiologica, nonché il carattere particolarmente diffusivo del Covid-19». Il sindaco ha dunque «ritenuto necessario e urgente garantire il rispetto delle disposizioni nazionali finalizzate al contenimento del contagio e, tra esse quelle inerenti: la limitazione della circolazione delle persone, al di fuori dei casi ammessi; il rispetto delle misure di quarantena precauzionale ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva; il rispetto del divieto assoluto di allontanamento dalla propria abitazione o dimore per le persone sottoposte alla misura della quarantena; il rispetto del divieto di iniziative e di ogni altra forma di riunione in luogo pubblico o privato; il rispetto del divieto di ogni forma di assembramento».
Insomma, su tutto il territorio comunale, fermi restando gli effetti di eventuali provvedimenti regionali e/o statali più restrittivi emanati, il sindaco ha deciso di adottare «in vista delle prossime festività misure per contenere il possibile innalzamento del rischio di diffusione del contagio da Covid-19 e, pertanto, di dover limitare lo spostamento dei soggetti anche di fuori del comune di residenza o di domicilio e ogni forma di assembramento all’interno delle attività commerciali al dettaglio di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione anche ricompresi nei centri commerciali».
Dunque, è prevalsa «l’esigenza di immediata tutela della salute dal grave pregiudizio su rappresentato, mediante la chiusura al pubblico delle attività commerciali».
Niente spesa di conseguenza nelle giornate di sabato 25 aprile 2020 (festa della Liberazione) e venerdì 1° maggio 2020 (festa dei Lavoratori).
L’ordinanza numero 14 del 21 aprile, tuttavia, prevede delle dovute eccezioni. Nel provvedimento è infatti stabilito che «è consentito l’esercizio delle edicole, tabaccai e parafarmacie fino alle ore 13, e delle farmacie per l’intera giornata, se di turno, nei giorni su indicati».

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