Niente indugi né temporeggiamenti: sul capitolo scuole occorre intervenire per tempo. Quindi, subito. Così la pensa il sindaco di Montaquila Marciano Ricci che, avendo a cuore le nuove generazioni, ha deciso di prendere di petto la situazione. Il primo cittadino ha pertanto scritto all’assessore alla Pubblica istruzione della Regione Molise nonché, per conoscenza, al governatore, all’assessore ai Lavori pubblici, al Ministero dell’Istruzione, alla Prefettura di Isernia, alla Protezione civile, al presidente della Provincia di Isernia e alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Colli a Volturno. In sostanza, tutti sono stati messi al corrente sulle «problematiche riscontrate in base alle prime indicazioni del Miur» in merito al «dimensionamento delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado».
Una questione che sta a cuore del sindaco e dell’amministrazione al punto che subito ci si è attivati per mettere nelle migliori condizioni di studio e di sicurezza i 213 alunni del territorio del comune di Montaquila.
Ricci ha quindi inteso descrivere nel dettaglio la situazione: «A fronte dei continui tagli al corpo docente e nell’ottica di ottimizzare i costi di gestione dei plessi scolastici, nonostante il Comune sia formato da molte frazioni, nel corso degli anni si è cercato di accentrare tutti gli alunni in pochi plessi ed in particolare: Infanzia Masserie la Corte – 29 alunni; Infanzia Roccaravindola – 37 alunni; Primarie Masserie la Corte – 98 alunni; Secondarie di primo grado Masserie la Corte – 49 alunni. Sulla scorta delle prime direttive ministeriali, ossia garantire 4 mq/alunno ed un massimo di 15 alunni per aula, si è calcolata la capienza delle attuali strutture, i cui risultati riportano un esubero di circa 76 alunni distribuiti su tutte e quattro le strutture».
Pertanto, ha evidenziato il sindaco nella sua nota, «è necessario andare a trovare soluzioni al di fuori degli edifici esistenti, in quanto appare evidente a tutti che non è nella facoltà di nessuno “allargare” le aule, in maniera tale da arrivare ai 60 mq necessari per accogliere almeno i 15 alunni. Sul territorio comunale, fortunatamente, sono presenti gli edifici che fino a qualche anno fa ospitavano le scuole presenti in quasi tutte le frazioni; tra queste, da una prima analisi, due in particolare ancora si presterebbero ad ospitare la didattica: l’ex presidenza di Montaquila e l’ex scuola primaria di Roccaravindola. Essendo tali plessi chiusi da anni necessitano di interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, che devono necessariamente essere programmati ora per non trovarsi a settembre con l’avvento del nuovo anno scolastico, totalmente impreparati, causando quindi gravi disagi soprattutto ai giovani studenti del nostro Comune».
D’altro canto, ha proseguito Ricci, «appare paradossale il potere dato ai sindaci dall’ultimo decreto ministeriale di poter operare con mansioni commissariali sui plessi scolastici se poi nessun ente sovraordinato stanzia i fondi per poter fare almeno i lavori necessari a ripristinare i locali e poterli rendere idonei ad accogliere studenti, docenti e personale Ata».
Il sindaco dunque chiede «un incontro urgente non solo per valutare quali risorse possa la Regione Molise o il Ministero mettere a disposizione per eseguire i lavori di cui sopra, ma anche per istituire un tavolo tecnico permanente che possa affrontare e risolvere, di volta in volta, le misure che saranno contenute nelle linee guida ministeriali di prossima uscita per la messa a norma Covid-19 dei plessi scolastici che, per stessa ammissione della ministra Azzolina, potranno cambiare a seconda dell’evoluzione nel tempo dei contagi provocati dal Covid-19 stesso».

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