Cani da caccia e da tartufo detenuti in condizioni al limite. Per questo motivo, gli attivisti del movimento nazionale “Stop Animal Crimes Italia” hanno proceduto a sporgere denuncia nei confronti – addirittura – di un veterinario.
I volontari dell’ “ente di denuncia per i reati a danno degli animali e dell’ambiente” di Cerveteri (Roma) si sono recati nella Valle del Volturno a seguito di una segnalazione riguardante le condizioni in cui erano tenuti dei cavalli. Invece, nel corso del sopralluogo la loro attenzione è stata attirata da quello che hanno definito come un “lager”.
Il proprietario dei cani, a quanto pare medico veterinario, è stato quindi denunciato per maltrattamento, così come comunicato dalla stessa associazione animalista.
A seguito del sopralluogo, “Stop Animal Crimes Italia” ha fatto sapere attraverso un comunicato stampa che a loro dire i cani sono detenuti «in box fatiscenti, cucce in lamiera, nel fango, senza acqua e cibo».
Il movimento nazionale ha quindi sostenuto come le Asl andrebbero immediatamente sollevate «dalle funzioni di vigilare sulle leggi del benessere animale, soprattutto d’affezione».
La denuncia è stata sporta dall’associazione sulla base delle prescrizioni stabilite dall’articolo 3 del regolamento della Regione Molise sul benessere animale. “Stop Animal Crimes Italia” ha pure allertato il 112.
«Abbiamo depositato querela per il reato di maltrattamento di animali ai sensi degli articoli 727 e 544 ter del Codice Penale poiché – hanno sostenuto gli attivisti – la situazione era davvero drammatica».
Saranno chiaramente ora le autorità preposte ad indagare su quanto denunciato dal movimento nazionale per capire il reale stato delle cose. Cioè, se effettivamente, detenere in quello stato i cani possa configurare reati punibili dal Codice penale.

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