Ridotto numero di frati disponibili e carenza di vocazioni: queste le cause che hanno spinto il Padre Provinciale dei Cappuccini a una riorganizzazione del Convento di San Nicandro.
Lo ha ribadito ieri mattina Fra Francesco Di Leo alla delegazione guidata dal sindaco di Venafro Alfredo Ricci che si è recata a Foggia per discutere delle problematiche emerse nei giorni scorsi sulla nuova organizzazione prevista da settembre per la Basilica e il Convento.
Presenti all’incontro, oltre al primo cittadino, il presidente del Consiglio comunale, Dario Ottaviano, il vicesindaco, Marco Valvona, il consigliere di minoranza , Michele Pontone, il vicario foraneo, don Salvatore Rinaldi, e una rappresentanza di cittadini e fedeli, nelle persone di Vincenzina Scarabeo (per il Circolo religioso-socio-culturale San Nicandro), Andrea D’Appollonio, Ernesto D’Appollonio e Raffaele Siano.
«Ognuno dei convenuti – ha spiegato Ricci – ha rappresentato alle autorità ecclesiastiche le ragioni legate alla storicità della presenza dei Cappuccini e al cammino pluricentenario della fede e della venerazione verso i santi martiri da parte dei venafrani e di tanti devoti anche residenti in altre città e all’estero. Dal canto mio, e a nome della città – ha aggiunto -, ho rimarcato tutte le problematiche derivanti dalla eventuale chiusura della Basilica e del Convento».
Il Padre Provinciale ha ascoltato attentamente tutti gi interlocutori e ha ribadito una sorta di cronoprogramma che sarà seguito da qui a settembre, sottolineando alcuni punti e assicurando che: con il vescovo di Isernia-Venafro è in corso un costante confronto per trovare una pacifica soluzione; il convento e la basilica saranno amministrati dal rettore fra Antonio Losapio e dal vicerettore fra Jossy Fernandes; la basilica sarà aperta tutte le mattine e tutti i pomeriggi con la presenza di un frate; la santa messa sarà celebrata la domenica; nei periodi “forti”, legati alla maggiore devozione popolare (per esempio verso i santi martiri), le funzioni religiose e le consuetudini e tradizioni saranno garantite.
«Tra le cose che ci sono state dette dal Padre Provinciale – ha sottolineato Ricci – vorrei porre l’accento sul fatto che con il vescovo di Isernia-Venafro monsignore Camillo Cibotti è in corso un costante confronto per addivenire ad una soluzione pacifica. Noi ci speriamo – ha concluso -, ma continueremo a tenere desta l’attenzione sulla questione!».
Le notizie giunte da Foggia, comunque, non chiudono affatto la partita, ma lasciano sicuramente aperto uno spiraglio. A Venafro, in ogni caso, c’è molto pessimismo sulla questione e tra i fedeli rimane alta la preoccupazione.

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