Intervista di fine anno al Sindaco di Venafro Alfredo Ricci che affronta tutti i tempi di stringente attualità e chiarisce il rapporto che avrà con l’opposizione.
Il 2024 che anno sarà per la città di Venafro?
«Sarà innanzitutto l’anno delle grandi opere. Nelle scorse settimane sono partiti i lavori di adeguamento sismico dell’asilo di via Acquedotto e quelli di ampliamento della scuola Testa per realizzare la mensa. A breve inizieranno anche i lavori di realizzazione della nuova scuola al posto di Camelot e di demolizione e ricostruzione della scuola di via Maiella. È in corso la gara di appalto per il rifacimento della pavimentazione nel centro storico e dell’intera villa comunale. E sono a buon punto i lavori di ristrutturazione e ampliamento del palazzetto di via Pedemontana e di ristrutturazione di palazzo San Francesco. Si tratta di interventi che consentiranno di cambiare volto all’edilizia scolastica cittadina, dopo decenni di emergenze, e a punti importanti e storici della nostra città. Ma il 2024 sarà anche l’anno del rilancio dell’immagine di Venafro all’esterno. Dovremo puntare molto sul marketing territoriale, coinvolgendo le associazioni e gli operatori economici in iniziative che vadano nella direzione di una riscoperta delle tradizioni e della valorizzazione delle nostre bellezze. E poi, ancora, metteremo in cantiere alcuni interventi che consentiranno di riqualificare urbanisticamente zone importanti di Venafro, creando le condizioni per nuove iniziative imprenditoriali, di cui vi è richiesta ed esigenza, con tutte le ricadute positive in termini di creazione di nuovi posti di lavoro».
Il 2023, dalla sua rielezione a sindaco della città alla mancata riconferma alla guida della Provincia di Isernia: cosa ha funzionato e cosa no nei due appuntamenti elettorali?
«I risultati delle due elezioni sono molto più simili di quello che possa sembrare. In entrambi i casi gli elettori – i cittadini alle comunali, gli amministratori alle provinciali – hanno espresso il proprio giudizio sull’azione amministrativa svolta negli anni passati nelle due Amministrazioni che ho avuto l’onore di guidare, quella comunale e quella provinciale. E in entrambi i casi il consenso espresso è stato in maniera chiara per la mia rielezione. Alle comunali, nonostante una campagna elettorale molto livorosa, caratterizzata dal fuoco incrociato di ben tre liste (un record) contro quella che guidavo io, i Venafrani hanno dato alla mia compagine un consenso storico, oltre il 51% con un distacco rispetto alla lista seconda classificata di ben 2.100 voti. Si è trattato di un risultato che mi ha davvero commosso e caricato di responsabilità verso la città che amo. Alle provinciali, in modo analogo, gli amministratori comunali hanno scelto chiaramente la mia conferma alla Presidenza della Provincia, votandomi in ben 306 su un totale di 504 votanti, pari a oltre il 60% degli amministratori che si sono recati a votare e che mi hanno dato il vantaggio nei piccoli Comuni come a Isernia e Venafro. Come noto, soltanto ad Agnone il risultato mi ha penalizzato, essendo il mio competitor il loro Sindaco, e purtroppo la stortura determinata dal sistema elettorale basato sul voto ponderato della legge Delrio del 2014 non ha consentito di centrare l’obiettivo della rielezione. Ovviamente ho detto e ripeto che il risultato provinciale è anche frutto di qualche distrazione (chiamiamola così), più o meno inconsapevole, da parte di alcuni compagni della coalizione di centrodestra, che non si sono impegnati come avrebbero potuto o, in qualche caso, diciamo che non sono stati molto cristallini. Ma la politica è una ruota. E, soprattutto, il consenso importante avuto tra Sindaci e amministratori comunali mi ha tutt’altro che fermato nella mia azione politica sul territorio. Anche perché il territorio della provincia di Isernia ha bisogno di rappresentanza qualificata all’insegna della coesione e condivisione tra gli amministratori, perché troppo spesso e sempre più viene penalizzato da scelte sbagliate e miopi, che guardano all’orticello di qualche singolo e non all’intero nostro territorio. Insomma, anche se non sono più, per il momento, il Presidente della Provincia, resto impegnato politicamente sul territorio, ben oltre Venafro, anzi ora per certi aspetti anche più di prima».
Questione inquinamento della piana di Venafro: lei ha annunciato un Consiglio comunale monotematico per il mese di gennaio. I cittadini attendono delle risposte. Quali impegni concreti può garantire a tutto il popolo venafrano sui temi ambientali?
«Su questo argomento l’Amministrazione che mi onoro di guidare è in linea con le azioni poste in essere negli ultimi 10 anni, e quindi dalla precedente Amministrazione e da quella guidata da Antonio Sorbo, in cui ero Vice Sindaco. Non arriviamo ora, come qualcun altro, ma abbiamo alle spalle anni di battaglie, non soltanto tra la gente, ma nelle Istituzioni, pur nei limiti legati al fatto che il territorio di Venafro subisce spesso gli effetti di attività collocate in altri Comuni. Sono stati anni in cui abbiamo fatto di tutto, diffide, ricorsi, denunce, richieste, riunioni, assemblee, tutti nella direzione di richiamare l’attenzione su questo territorio e, in particolare, sulla presenza di industrie insalubri, che in passato non andavano autorizzate e che ora vanno monitorate e controllate. Abbiamo ottenuto molto dalla Regione Molise negli ultimi anni, in termini di maggiore monitoraggio della qualità dell’aria, di investimenti in tecnologie all’avanguardia e di studi scientifici. Ma chiaramente non basta studiare le cause e prospettare le soluzioni possibili. Bisogna anche attuare quelle soluzioni. Questa è la sfida che attende il nostro territorio. In questo spirito come Amministrazione abbiamo deciso di tenere nel mese di gennaio un Consiglio Comunale aperto, in cui inviteremo i rappresentanti istituzionali e le associazioni a vario titolo impegnati, per fare il punto della situazione e individuare prospettive e soluzioni. In quella sede sottoporremo il documento che venerdì a nome della maggioranza ho proposto al Consiglio Comunale e che è stato condiviso e approvato all’unanimità. In quel documento, molto articolato, chiediamo iniziative concrete, sul monitoraggio della qualità dell’aria, sul registro dei tumori, sulle industrie insalubri con una richiesta di moratoria su nuove autorizzazioni ed eventuali ampliamenti, sul traffico, sugli investimenti in nuove tecnologie fino a maggiori parchi verdi. Crediamo che si possa e si debba fare molto, noi non ci siamo mai sottratti, continueremo ad esserci sempre, continuando a fare la pressione di sempre».
Questione ospedale S. Rosario: tante promesse, tanti annunci. Ci saranno delle novità positive per il nosocomio cittadino?
«In questi mesi abbiamo avviato un nuovo confronto con l’attuale Commissario ad acta, con la mediazione del Presidente Roberti e l’impegno del nuovo Direttore Generale ASREM Di Santo. Insieme al Comitato SS. Rosario continuiamo a chiedere attenzione ai servizi che c’erano e che vanno garantiti, ma anche un rilancio decisivo della struttura. Ci sono proposte e idee in corso di approfondimento, che se riusciranno ad arrivare in porto con la nuova programmazione potranno davvero rilanciare il nostro ospedale. Ovviamente tutto questo si inserisce in una più generale sofferenza del nostro sistema sanitario e delle strutture territoriali. C’è il tema delle urgenze, con il pronto soccorso di Isernia sempre più in difficoltà, ma anche, ad esempio, il tema della mancanza di pediatri di libera scelta o della diabetologia, su cui stiamo spingendo per avere soluzioni rapide da ASREM. In tutto ciò il problema spesso non è solo di Venafro ma dell’intera regione, e forse anche oltre. Per questo crediamo che resti centrale l’impegno per superare il sistema attuale, basato su numeri, che ci vedrà sempre penalizzati come Molise.»
Il 2024 sarà l’anno delle assunzioni al Comune di Venafro, visto che il 31 dicembre 2023 “scadrà” il piano decennale che è servito per ripianare una montagna di debiti per una somma di quasi 8 milioni di euro?
«In realtà nell’ultimo anno abbiamo proceduto già a ben 9 nuove assunzioni (di cui 8 a tempo indeterminato), che hanno consentito di uscire dall’emergenza che si era determinata negli anni a causa della riduzione del personale e che stava rendendo difficile anche garantire i servizi minimi. Nei prossimi mesi abbiamo in programma ancora nuove assunzioni, che andranno a potenziare tutti i settori. Questo consentirà di dare maggiori risposte ai cittadini. Voglio ringraziare i dipendenti comunali che nel periodo più critico non si sono mai sottratti ai propri compiti. Ora con loro e con le nuove leve arrivate e con quelle che arriveranno abbiamo nuove sfide da raccogliere per efficientare i servizi comunali, sapendo che il maggior numero di collaboratori renderà necessario un nuovo e rinnovato impegno da parte di tutti. Ovviamente a questo si è arrivati grazie all’impegno di questi 10 anni, e soprattutto degli ultimi 2, per risanare i conti del Comune dopo i disastri ereditati dal passato. Nei prossimi mesi dovremmo uscire definitivamente dal piano di riequilibrio decennale. Questo non significa che inizierà l’epoca dei bagordi, tutt’altro. Tuttavia, è evidente che un bilancio risanato darà maggiore serenità nelle scelte e consentirà di avere meno vincoli nell’amministrare, fermo restando che le regole di due diligence resteranno una costante per tutti noi.»
Sindaco, un suo giudizio sull’operato delle opposizioni. Sembra essere ritornati ai tempi di quando lei, insieme ad Antonio Sorbo e al suo gruppo, occupavate i banchi di minoranza a Palazzo Cimorelli.
«Con tutto il rispetto credo che siamo molto lontani da quell’epoca politica, l’ho vissuta e le assicuro che c’era una minoranza di contenuti, e dall’altra parte c’era anche una maggioranza che mostrava sbavature che consentivano all’opposizione di portare avanti azioni importanti. L’attuale epoca amministrativa non ha nulla a che vedere con quella, perché, da un lato, la maggioranza che mi onoro di guidare è attenta e impegnata, e, dall’altro, non vedo una minoranza davvero presente sui temi che contano, al di là di qualche tono sensazionalista. La verità è che i cittadini di Venafro a maggio hanno fatto chiaramente la propria scelta. Purtroppo non tutti lo hanno capito, forse perché qualcuno già si sentiva Sindaco, altri vivono di incomprensibile livore e altri ancora magari pensano che avere preso qualche voto in più quali candidati in liste rabberciate possa farne grandi strateghi politici…buon per loro! Ognuno fa opposizione come crede. Se qualcuno vuole per i prossimi anni inondare il Comune di istanze di accesso, mozioni e interrogazioni, si accomodi. Noi sapremo rispondere, ma sinceramente dedicheremo il minimo indispensabile a questo modo di fare, perché siamo impegnati ad amministrare la città e non possiamo certamente togliere tempo a Venafro per stare dietro alle manie di protagonismo di qualcuno. Ovviamente quando verranno proposti contenuti importanti e condivisibili ci saremo sempre. In particolare, noto da qualche settimana che sui banchi della minoranza c’è chi inizia a interpretare il proprio ruolo in maniera collaborativa e costruttiva. Nell’interesse di Venafro verso costoro il dialogo ci sarà sempre, nel rispetto e nella distinzione dei ruoli. Gli altri avranno le risposte che meritano da parte del gruppo che mi onoro di guidare, che è coeso e impegnato a dare un futuro a questa città. Ecco vorrei ringraziare il gruppo di maggioranza, e più in generale il gruppo politico che da dieci anni condivide con me questa entusiasmante esperienza amministrativa e politica: serietà, responsabilità e verità sono i valori che lo hanno unito negli anni e che gli vengono riconosciuti dai cittadini in ogni occasione. E che hanno consentito a Venafro di superare momenti di grande difficoltà in questi anni. Gli altri hanno ancora da pedalare, se ne facciano una ragione. Mi consenta di concludere augurando davvero ai miei concittadini un 2024 che possa essere all’insegna della salute e della serenità, che è ciò che davvero conta e serve a ciascuno di noi».

Marco Fusco

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.