«L’autonomia dell’Istituto comprensivo Don Giulio Testa è salva. Venafro conserva le attuali tre autonomie scolastiche. Per ora grazie a chi ci ha creduto, supportato e aiutato»: questo il commento a caldo del sindaco Alfredo Ricci rilasciato nella tarda mattinata di ieri a seguito delle notizie decisamente positive che giungevano da Campobasso. A battersi in sede di riunione di maggioranza, per la difesa dell’autonomia dell’Istituto comprensivo “don Giulio Testa”, la vice presidente del Consiglio regionale Stefania Passarelli che ha lavorato, dati alla mano, per una rimodulazione del piano di dimensionamento scolastico che sarà vigente fin dal prossimo anno scolastico.
La soddisfazione del sindaco Alfredo Ricci è piena: «La decisione del Consiglio regionale che consente all’Istituto comprensivo “Don Giulio Testa” di conservare l’autonomia scolastica rimette le cose a posto – spiega il sindaco Ricci -. Vengono rispettati l’iter procedurale previsto dalla legge, le linee guida regionali dello scorso novembre e il parere inizialmente dato dall’Ufficio scolastico regionale. L’errore, da ogni punto di vista, sarebbe stato commesso se si fosse insistito nella scelta di sopprimere il Testa facendone, oltre tutto, uno spezzatino tra il Pilla e il Giordano. Soprattutto questa decisione tiene conto delle esigenze scolastiche e formative degli alunni, che nel “Don Giulio Testa” hanno un valido e determinante riferimento di prospettiva, prima ancora che delle esigenze territoriali, che sicuramente vanno rivendicate. Bene abbiamo fatto a denunciare, anche a mezzo stampa, gli errori che si stavano per commettere con la forzatura sbagliata della proposta iniziale. E bene abbiamo fatto anche ad appellarci ai singoli consiglieri regionali – aggiunge il primo cittadino -, che hanno saputo valutare la vicenda e gli interessi scolastici in gioco, anche sulla base di alcune considerazioni che ho avuto modo di condividere con molti di loro e comunque alla luce della normativa applicabile e della documentazione agli atti. Voglio, pertanto, ringraziare i consiglieri regionali che si sono impegnati per riportare la questione nei corretti binari e quelli (la sola maggioranza di centrodestra) che hanno votato a favore di un piano di dimensionamento scolastico equilibrato. Ovviamente dobbiamo anche ricordare che la questione non è chiusa definitivamente, perché nel prossimo biennio bisognerà comunque procedere a ulteriori tagli se i parametri resteranno quelli attuali. Sono parametri assurdi, perché dimensionare le autonomie scolastiche su una media di 900 alunni è fuori dalla realtà dei territori. Per questo spero – conclude il sindaco Alfredo Ricci – che ci sia modo di rivedere a livello legislativo questi parametri, già attenuati (sia pur in via temporanea) nei giorni scorsi con il decreto Milleproroghe, che ha aiutato a evitare che in questa fase si commettessero gli errori che all’inizio si stavano per fare. Se, però, i parametri dovessero restare quelli attuali, dovremo lavorare a soluzioni ragionate, che siano attente a tutte le esigenze del territorio e soprattutto a quelle scolastiche e formative, che hanno bisogno di stabilità nel tempo e di offerta formativa qualificata».
Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. A Venafro torna la serenità in vista della riapertura delle scuole dopo la “tormentata” parentesi natalizia.
Marco Fusco

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