Una decisione senza precedenti, dettata da una circostanza eccezionale. Il tradizionale pontificale di San Nicandro, uno dei momenti più solenni e partecipati delle festività patronali di Venafro, non sarà celebrato alle 11, come da antica consuetudine, ma alle ore 19.
Un cambiamento che ha radici in un evento straordinario: Papa Leone XIV ha convocato tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Italiana a Roma per la mattinata del 17 giugno, proprio nel giorno in cui si celebra il pontificale in onore del patrono San Nicandro. Un incontro dal carattere nazionale e irrinunciabile, che coinvolgerà anche sua eccellenza monsignor Camillo Cibotti, vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro e Trivento.
Il comitato feste, insieme al sindaco di Venafro e allo stesso monsignor Cibotti, ha fatto tutto il possibile per rispettare la tradizione. Ma l’assenza forzata del vescovo nella fascia oraria mattutina ha reso inevitabile il cambio di programma. Il pontificale, infatti, non può essere celebrato senza la presenza del presule e non è possibile nemmeno una sua sostituzione da parte di altri prelati, poiché la convocazione del Papa è rivolta a tutti i vescovi d’Italia, senza eccezioni.
Il gesto simbolico della consegna delle chiavi della città al vescovo da parte del sindaco – atto con cui Venafro affida idealmente la propria protezione a San Nicandro – avverrà dunque in serata, alle ore 19, nella suggestiva cornice della basilica dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria.
Una modifica che, pur nella sua eccezionalità, non scalfisce il senso profondo della devozione popolare, che da secoli lega il popolo venafrano ai suoi santi patroni.
L’invito, da parte del comitato feste, è quello di partecipare comunque numerosi e con rinnovata fede, a una celebrazione che resta il cuore spirituale della festa, anche se a un orario inconsueto.

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