Il Comitato “Santissimo Rosario” di Venafro non è affatto soddisfatto di quanto sta accadendo al nosocomio cittadino. Tante promesse dai vertici Asrem per il rilancio dell’Ospedale di Comunità di Venafro, ma nessuna risposta concreta alle sollecitazioni depositate dai vertici del Comitato sui tavoli che contano. Ritorna dunque la protesta da Venafro e ad esprimerla sono Mario Giannini, già dirigente amministrativo del SS Rosario di Venafro, e Gianni Vaccone del Comitato Pro SS Rosario.
«Chiediamo che esponenti politici del territorio non partecipino a processioni e riti vari delle prossime festività patronali di Venafro – affermano Giannini e Vaccone -. Lo chiediamo vista l’inoperosità persistente delle classi al potere circa attualità e futuro dell’ospedale venafrano. Tante promesse, tanti impegni, tante assicurazioni verbali, ma nei fatti continua a non esserci alcunché di concreto. Si aspettava soprattutto l’organizzazione ed il varo di un funzionale Punto di Primo Intervento, ma non è avvenuto nulla al riguardo. Conseguentemente nell’intero mandamento venafrano che territorialmente va da Sesto Campano a Montenero Valcocchiara per una popolazione residente superiore alle 40mila unità, continua a non esserci sanità dell’emergenza con tutti i pericoli connessi. Per questo e tant’altro ancora – concludono i due esponenti del Comitato Santissimo Rosario – chiediamo che gli esponenti politici del territorio si astengano dal partecipare a processioni e riti delle prossime festività patronali venafrane. Nei prossimi giorni promuoveremo pubbliche iniziative per trasmettere alle popolazioni residenti dell’area venafrana lo stato delle cose al SS Rosario della città e le tante difficoltà connesse».