A due settimane dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, previste per il 26 ottobre, il clima politico si fa rovente. Dopo l’interrogazione consiliare della capogruppo del Partito Democratico Micaela Fanelli, che ha chiesto alla Regione di fare piena luce sulla gestione dell’ente, è arrivata la dura replica del presidente Raffaele Cotugno, in una nota dai toni tutt’altro che concilianti.
Fanelli, nell’atto presentato a Palazzo D’Aimmo, aveva sollevato dubbi sulla trasparenza amministrativa del Consorzio, sostenendo che sul sito istituzionale mancherebbero sezioni aggiornate con i dati relativi a bilanci, spese e gestione del personale. Da qui la richiesta alla Giunta regionale di verificare la regolarità degli atti economico-finanziari dal 2019 al 2023, nonché la correttezza delle procedure di assunzione e la validità del Piano di organizzazione variabile del personale.
Un intervento, quello della consigliera dem, motivato con l’esigenza di «garantire ai circa 5mila consorziati un voto consapevole e informato» in vista del rinnovo delle cariche.
Cotugno ribalta però completamente la narrazione. «Tutto questo affanno – scrive – la consigliera Pd se lo sarebbe potuto risparmiare se solo avesse controllato meglio i documenti pubblicati regolarmente sul sito del Consorzio». Il presidente indica persino il link diretto alla sezione trasparenza, dove sarebbero disponibili i bilanci e le informazioni richieste.
Poi affonda: «Magari avrebbe potuto verificare meglio prima di gridare “al lupo” nel mezzo di una campagna elettorale».
Il numero uno del Consorzio rivendica inoltre la solidità dei conti, spiegando che «il bilancio si è chiuso in utile e il revisore dei conti non ha evidenziato alcuna problematica». Il Piano di organizzazione variabile – aggiunge – «è stato approvato dal Direttivo e trasmesso alla Regione per i controlli di competenza. In attesa del parere della Consulta regionale, l’argomento è stato solo rinviato».
Cotugno sottolinea anche che la Regione stessa esercita il proprio potere di vigilanza nominando tre componenti del Consiglio dei delegati, di cui uno designato dalla minoranza: «La consigliera Fanelli stia serena – chiosa –, il Consorzio agisce con trasparenza e nel pieno rispetto delle norme».
Il presidente rivendica infine gli investimenti programmati in favore dell’ente e i risultati conseguiti sul fronte della gestione, definendo «strumentali» i tentativi di creare sospetti o tensioni in piena campagna elettorale.
«I consorziati – conclude – conoscono bene le attività messe in campo e possono accedere a tutti i documenti. La Giunta regionale non avrà difficoltà a rispondere alle domande della consigliera, anche perché gli atti sono pubblici e disponibili a chiunque li voglia davvero consultare».
Un botta e risposta che conferma come, intorno al Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, si stia consumando un confronto politico sempre più acceso. A 12 giorni dal voto, lo scontro tra Fanelli e Cotugno alza ulteriormente la temperatura su un ente che, da anni, rappresenta uno dei crocevia più sensibili tra politica, economia agricola e gestione del territorio.
E la sensazione, a questo punto, è che la battaglia sia appena cominciata.
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