A oltre due settimane dal devastante incidente avvenuto lungo la strada provinciale 55, in contrada San Biase a Montenero di Bisaccia, costato la vita a Ilaria Forgione, 25 anni, incinta di otto mesi, la Procura della Repubblica di Larino ha formalmente aperto un fascicolo d’inchiesta a carico del compagno della giovane, con l’ipotesi di omicidio stradale pluriaggravato.
L’uomo, che si trovava alla guida della Volkswagen Golf coinvolta nel terribile schianto, è stato sottoposto ad analisi ematiche che – secondo quanto trapelato – avrebbero rilevato tracce di alcol. Un elemento che, se confermato, aggraverebbe ulteriormente un quadro già estremamente complesso e sul quale la magistratura intende fare piena chiarezza.
L’incidente risale al 28 settembre scorso, giorno del compleanno di Ilaria. Secondo una prima ricostruzione, l’auto avrebbe proceduto a velocità molto elevata, forse superiore ai 160 chilometri orari, lungo un tratto in salita. Tuttavia, gli inquirenti non escludono che il contachilometri fosse danneggiato, e pertanto il dato dovrà essere verificato attraverso una perizia tecnica già disposta dalla Procura. Dopo aver perso aderenza, la Golf avrebbe urtato violentemente un piccolo fabbricato in cemento e una condotta idrica, per poi ribaltarsi su un fianco.
L’impatto è stato devastante: Ilaria è morta sul colpo, mentre l’altro passeggero, un ragazzino, è rimasto ferito, ma non in modo grave. Anche il compagno ha riportato diverse lesioni ed è stato trasferito all’ospedale di San Giovanni Rotondo per complicazioni cliniche.
I tre – secondo quanto ricostruito – stavano rientrando da una festa di compleanno organizzata proprio per la giovane.
La famiglia Forgione, assistita dall’avvocato Stefano Sabatini, segue con partecipazione e rispetto il corso delle indagini. Contattato da Primo Piano Molise, il legale ha confermato che i familiari della vittima «hanno dato alla Procura la massima disponibilità per ogni utile attività investigativa», sottolineando al contempo che «le indagini sono condotte con grande scrupolo e professionalità».
«Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura – ha spiegato l’avvocato Sabatini –. Siamo certi che si arriverà all’accertamento della verità sui fatti. La Procura sta lavorando con attenzione e serietà, e la famiglia di Ilaria, nonostante l’immenso dolore, crede profondamente nel percorso di giustizia che è stato avviato».
Sulla configurazione del reato, il legale ha precisato che la tragica circostanza della morte anche del bambino che Ilaria portava in grembo «non è certo esclusa dal quadro dell’indagine», rimandando ogni valutazione tecnica alle autorità competenti.
Parlando dello stato d’animo dei genitori, Sabatini ha aggiunto: «Comprendiamo l’interesse dell’opinione pubblica, ma va rispettato il momento di assoluto smarrimento e dolore dei familiari. È una tragedia che ha spezzato non solo una vita, ma un futuro intero».
Quanto ai tempi dell’inchiesta e all’eventualità di misure cautelari, il legale ha preferito non avanzare ipotesi: «Saranno valutazioni della Procura. Noi, come parte offesa, non possiamo che attendere gli sviluppi, ribadendo la nostra fiducia nel lavoro degli inquirenti».
Il fascicolo d’indagine, su cui la Procura di Larino mantiene il massimo riserbo, comprende già una consulenza tecnica d’ufficio volta a determinare la velocità effettiva del veicolo, le condizioni meccaniche e l’eventuale incidenza di fattori esterni sul sinistro.
Il 1° ottobre, Montenero di Bisaccia si è stretta in un silenzio commosso per i funerali di Ilaria Forgione, celebrati nella chiesa di San Paolo Apostolo nel giorno del lutto cittadino proclamato dalla sindaca Simona Contucci. Centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia, accompagnando con fiori bianchi e lacrime il feretro della giovane e del piccolo che portava in grembo.
In un’atmosfera di profonda commozione, la comunità ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia, ricordando Ilaria come una ragazza solare, generosa e piena di vita, simbolo di una speranza spezzata troppo presto. Mentre la giustizia segue il suo corso, Montenero continua a fare i conti con una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche con la consapevolezza che – come ha ricordato l’avvocato Sabatini – «solo la verità potrà dare un senso al dolore e permettere, un giorno, di trovare pace».

























