Al momento sono due gli indagati per l’inquinamento del fiume Carpino in seguito allo scarico di reflui fognari dallo scolmatore di piena dell’impianto di depurazione del Pip di Carpinone. Infatti, sono stati iscritti nel registro degli indagati il sindaco di Pesche Ido De Vincenzi e quello di Carpinone Pasquale Sarao. Tuttavia, nei prossimi giorni le indagini potrebbero allargarsi, facendo scattare altri avvisi di garanzia. Per i due sindaci la Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia ipotizza il reato ambientale di inquinamento del fiume Carpino. Per il primo cittadino di Carpinone si ipotizza anche il reato di scarico di acque reflue industriali, contenenti sostanze inquinanti (articolo 137 del decreto legislativo 152/06). Ieri mattina, dopo la sollecitazione del sindaco di Pesche, il Tribunale ha disposto la riapertura del collettore di scarico nel fiume Carpinone che era stato chiuso e posto sottosequestro con l’intervento del Corpo Forestale. L’apertura si è resa necessaria per evitare di mandare in pressione il tubo, rischiando di vedere saldare i giunti con la conseguente fuoriuscita di liquami sul terreno.

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