Un danno erariale di circa 158milioni di euro. Secondo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Fabio Papa e condotte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso, è quanto provocato dal presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e dall’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, per aver ‘gonfiato’ il terremoto del 2002, inserendo ben 84 comuni della provincia di Campobasso nel cratere sismico. “Le risorse economiche sono state indebitamente spalmate anche a beneficio di enti, istituzioni e privati non compresi nell’area interessata dal terremoto, con evidente e contestuale sottrazione di provvidenze a danno degli aventi diritto”. Iorio era già indagato; per lui si ipotizzano abuso d’ufficio e indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Gli investigatori, però, hanno segnalato responsabilità anche in capo a Bertolaso, il quale, pur avendo a più riprese rilevato l’illiceità dell’operato del Commissario Iorio, “con colpa grave ha omesso di esercitare i suoi poteri in seno alla Presidenza del Consiglio dei ministri, per evitare che lo stesso Commissario procedesse, ovvero continuasse, a erogare le risorse finanziarie previste per l’area del cratere, in favore dei Comuni non ricompresi, dunque non aventi diritto”.

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