Una maxi inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Salerno e condotta dai militari del Ros ha portato alla luce una serie di appalti truccati da parte di un’organizzazione criminale facente capo ai noti cugini salernitani Gennaro e Giovanni Citarella. Nel mirino sarebbe finito anche l’appalto relativo al mattatoio di Campobasso.

Quindici le persone finite in manette. L’obiettivo per il cartello, formato da circa 250 imprese, era spartirsi a tavolino i lavori pubblici, condizionando le gare e depredando gli appalti con il meccanismo del massimo ribasso. Le aziende del sistema, in particolare, formavano le associazioni temporanee di impresa, acquisivano gli elenchi delle ditte che partecipavano alle gare pubbliche sborsando duemila euro per ogni elenco ai funzionari pubblici corrotti,concordavano tra loro ribassi fino al 40% per sbaragliare la residua concorrenza ed assicurarsi i lavori, eseguiti con materiali scadenti e scarsa qualità. Le somme percepite dall’ente pubblico venivano poi ripartite tra i membri dell’organizzazione.

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