“Non ho più soldi per comprare da mangiare e ho pure uno sfratto sulle spalle. Cosa dovrei fare?”. E’ il grido di aiuto di uno dei 38 volontari della protezione civile comunale di Isernia che dal 1° maggio scorso non lavorano più per palazzo San Francesco, il quale ieri ha minacciato di suicidarsi, fermato solo dall’intervento della polizia e da un ricovero in ospedale. L’uomo vive alla giornata, cercando lavori saltuari, qualcosa che gli permetta di mettere insieme il pranzo e la cena. “Non sono matto” – dice. “Non si fanno queste cose perché si è pazzi, ma per esasperazione. Non so come mangiare. Non so più come vivere. Ieri mattina ho pensato davvero di farla finita, ma la polizia mi ha fermato. Se non si risolve questa situazione la prossima volta chiuderò gli occhi e mi getterò dal ponte. Proprio come avevo pensato di fare ieri”. “Ho lavorato come un matto per l’emergenza neve, ma quelle 700 euro non me le hanno ancora pagate. Dicono che non ci sono ancora i soldi. Nel frattempo come vivo?”.

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