Dal reddito di inclusione a quello di cittadinanza, per finire al reddito di emergenza. Dal 2018 al 2020 la società italiana ha sperimentato, suo malgrado, queste tre tipologie di sostegno pubblico, che in via sussidiaria ha cercato di garantire provvidenze alle persone che senza lavoro e compenso vedevano arrivare la fine del mese solo come un miraggio. Ebbene, tralasciando gli estremi, ci concentriamo sul reddito di cittadinanza, la forma strutturale di accompagnamento che avrebbe dovuto in prima fase risolvere i problemi gestionali nelle famiglie e subito dopo anche smuovere la leva occupazionale. Purtroppo, della seconda si è persa traccia e in questi mesi di apprensione Covid-19 c’è chi considera ormai dispersi i cosiddetti navigator, che secondo il Movimento 5 stelle, promotore del reddito di cittadinanza e latore in sede di Governo e Parlamento, avrebbe dovuto rappresentare il nodo cruciale per il successo dell’ambizioso programma politico. Ma c’è chi ha indagato per capire come mai questi navigator non sono comparsi all’orizzonte? Beh, guardando il contenuto di una lettera indirizzata a ogni riferimento e istituzione c’è di che urlare e non poco. Duemila idonei a ricoprire questo ruolo strategico finiti nelle sabbie mobili della burocrazia, ormai quasi da un anno e non si muove foglia. Diamo loro spazio, grazie all’iniziativa locale in Molise del giovane avvocato Ilaria Ruggiero, idonea navigator per la provincia di Campobasso, che coraggiosamente mette volto e contenuti assieme a tanta grinta e altrettanta tenacia e vuole che l’omertà su questo incredibile incaglio abbia evidenza pubblica per un successivo e auspicato sbroglio della matassa.
«Siamo il gruppo nazionale dei Navigator idonei, circa 2mila. Lo scorso anno abbiamo superato la selezione pubblica avente ad oggetto test psicoattitudinali, di logica, di informatica e cultura generale; siamo stati chiamati ad approfondire lo studio in materia di modelli e strumenti di intervento di politica del lavoro, reddito di cittadinanza, disciplina dei contratti di lavoro, sistema di istruzione e formazione, regolamentazione del mercato del lavoro ed economia aziendale. Siamo laureati e professionisti provenienti da diversi ambiti delle libere professioni. Siamo stati selezionati ed abbandonati. Ad oggi nessuna risposta. All’orizzonte un nuovo Reddito di emergenza. Aumentano contemporaneamente le domande di Reddito di cittadinanza – spiega l’avvocato Ruggiero – risultiamo idonei alla selezione pubblica svoltasi presso la Fiera di Roma nei giorni 18-19-20 giugno 2019 per l’individuazione della figura professionale del Navigator, a seguito dell’avviso pubblico “Procedura selettiva pubblica per il conferimento di n. 3000 incarichi di collaborazione ex art. 12 del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 26 recante Disposizioni urgenti in materia in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”, volta a dare attuazione alle disposizioni di cui alla legge 26/2019 sul Reddito di cittadinanza, ricercava la figura professionale del Navigator, per facilitare l’incontro tra i beneficiari del programma Reddito di cittadinanza e i datori di lavoro, i servizi per il lavoro e i servizi di integrazione sociale. I Navigator sarebbero stati assunti a tempo determinato, fino al 21 aprile 2021, e sarebbero stati selezionati su base provinciale, con il numero di posti stabilito per singola provincia nel medesimo bando alla luce delle domande presentate e istruite».
Una professionalità cardine, dunque, peraltro riservata solo ai laureati, che la stessa Anpal definiva nelle sue competenze come figura centrale dell’assistenza tecnica fornita da Anpal Servizi SpA ai Centri per l’Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall’introduzione del Reddito di cittadinanza, per il quale l’obiettivo è di assicurare assistenza tecnica ai Cpi, valorizzando le politiche attive regionali, anche in una logica di case management da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza. È stata effettuata una preselezione per titoli sulla base del voto di laurea e dell’età che ha permesso l’accesso alla selezione vera e propria. La prova di selezione, invece, è consistita in un test con domanda a risposta multipla costituito da 100 domande in 100 minuti. Il 24 giugno Anpal ha pubblicato un comunicato stampa nel quale ha reso note le graduatorie dei candidati vincitori e idonei del Concorso Navigator per ciascuna provincia.
«Alle giornate di selezione ci siamo presentati in 19.582 – riepiloga la Ruggiero – e gli idonei sono stati 5.980; i vincitori del Concorso Navigator sono stati invece 2.978. Anpal Servizi ha proceduto alla contrattualizzazione soltanto dei vincitori e non anche degli idonei, nonostante anche noi idonei abbiamo superato la selezione ed ottenuto un punteggio minimo di 60/100 (soglia di sbarramento prevista), a causa del limitato numero di posti disponibili. Idonei ma non vincitori del concorso, per noi nessun contratto e nessuna proposta di collaborazione.
Per capire il problema bisogna fare qualche passo indietro. Inizialmente Luigi Di Maio aveva annunciato l’assunzione di diecimila Navigator “4mila persone per le regioni, e 6mila per lo Stato centrale”. Il numero venne poi ridimensionato dopo le proteste delle Regioni, si arrivò così alla cifra di seimila, che divennero 4.500 ed infine quasi 3mila. Per tale ragione, ora chiediamo che sia riportato a 6mila il numero di posti disponibili».
È questo quello che viene chiesto a gran voce soprattutto dal Gruppo Nazionale Navigator Idonei: «È evidente la necessità di rivedere al rialzo, nell’ambito dei singoli accordi con le Regioni, il numero di Navigator per provincia, rivalutando almeno l’iniziale previsione di 6mila addetti, e dunque di procedere alla formazione e contrattualizzazione degli “idonei”.
Il concreto rischio, infatti, è che i futuri dipendenti dei Centri per l’impiego, assunti con determinate mansioni, si troveranno, di fatto, a dover fronteggiare anche la “questione” relativa ai beneficiari di Reddito di cittadinanza, di competenza, appunto, di altra specifica figura professionale: i Navigator. L’auspicio, pertanto, è quello di un segnale forte e quanto mai opportuno: ritornare all’iniziale numero previsto di Navigator al fine di perseguire, nel miglior modo possibile, il più complessivo rilancio delle politiche attive del lavoro del nostro Paese, a partire, non certo casualmente, dall’assunzione di quanti risultati idonei allo specifico concorso per Navigator. Così è stato fatto, tra l’altro, nell’ambito dei concorsi Inps e Assistenti Giudiziari e quindi, perché non dare questa possibilità anche ai Navigator idonei? Abbiamo inviato centinaia di e-mail, ad ora nessuna risposta. Noi abbiamo creduto nel vostro progetto, ora tocca a voi credere in noi. 2000 professionisti, tra avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti, psicologi, assistenti sociali, educatori pronti a mettersi il servizio della comunità. Bisogna ripartire da noi, con noi! #idoneiNavigator».
Ma quali sono i numeri di questa vertenza?
78.788 domande! 2.978 vincitori! 2.982 idonei!
«Avete mobilitato quasi 80mila professionisti, ne avete selezionati 5.960 e impiegati solo la metà! Basta sprechi e propaganda! Adesso serviamo più che mai!», il monito degli idonei Navigator.

Un Commento

  1. Concetta Tomasino scrive:

    Buongiorno avv. Ilaria
    X combattere insieme questa battaglia cosa si deve fare? Mi devo iscrivere al gruppo? Scrivo dalla Sicilia, xké è qui che vivo .navigator idonea non contrattualizzata ,laurea magistrale in economia a Palermo, iscritta all albo dei commercialisti

    Spero in un suo gentile riscontro

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