Il battesimo, a cena. Come si conviene. È nato il polo di centro in Molise e non è detto che alle elezioni del 2023 non scelga la corsa in solitaria, in autonomia. Anche in ossequio alla natura democristiana della XX Regione.
Beccati, ma non pare si stessero nascondendo, al tavolo di un noto ristorante di Campobasso – il cui proprietario ha chiare e orgogliose origini matesine come il più in vista dei commensali – il presidente del Consiglio Salvatore Micone, il sindaco di Petrella Tifernina Alessandro Amoroso e l’ex sindaco di Santa Croce di Magliano Donato D’Ambrosio. Non in queste vesti, però. Bensì come esponente dell’Udc che, in Molise sta svolgendo il ruolo di federatore dei moderati (Micone), coordinatore del neonato partito di Mastella Noi di Centro (Amoroso) e coordinatore dei renziani di Italia Viva (D’Ambrosio). Lo aveva annunciato nell’intervista a Primo Piano qualche settimana fa il numero uno di Palazzo D’Aimmo: al centro c’è molto fermento e voglia di avere voce in capitolo. Alla cena mancavano i rappresentanti di altre due sigle, che però hanno iniziato il percorso di confronto con Udc, Iv e Noi di Centro.
Micone, al telefono con Primo Piano, non solo conferma l’avvio delle operazioni. Ma aggiunge che anche le sue iniziative politiche in Consiglio regionale da ora in poi saranno condivise e concordate con i nuovi compagni di viaggio. Insomma, Mastella vuol realizzare il Molisannio e questo obiettivo lo ha portato a dialogare fittamente col governatore Toma. Ma il cuore resta al centro, quello è il posto dei mastelliani molisani. Per ora. Perché Micone conferma anche che il confronto sarà ad ampio raggio, Con tutti. Non è escluso che l’anno prossimo i centristi restino (o approdino nel caso dei renziani locali) nel centrodestra. Ma neanche che facciano la scelta opposta o che vadano da soli. Intanto si rafforzano e si strutturano.
«Con i rappresentanti delle altre forze di centro ci eravamo già visti più volte e ci eravamo trovati d’accordo sulla strategia. L’ho dichiarato e lo ribadisco: in Molise c’è una grande voglia di tornare alla politica moderata e che dia voce al territorio, tenendone in considerazione valorizzandone le istanze. Ora – spiega Micone – abbiamo definito già alcuni punti programmatici su cui siamo d’accordo e su cui puntare. Avvieremo una campagna di incontri, appunto con il territorio. Ma non solo con gli amministratori, anche con gli imprenditori, i rappresentanti del tessuto economico e sociale del Molise. Incontri che terremo tutti insieme. Così come anche le iniziative che porterò avanti in Consiglio da qui in poi saranno concordate con i colleghi e amici che con me condividono l’esigenza di un polo moderato. È partito il percorso per costruire il centro in Molise», conclude Micone. O meglio, per ricostruirlo.

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