«Mai un presidente aveva dovuto sudare tutte queste camicie per l’approvazione del bilancio. Il governatore Toma le ha finite tutte». Prima dei fuochi d’artificio che si riservano alle dichiarazioni finali su provvedimenti così impegnativi, il capogruppo dei 5s Andrea Greco non ha comunque risparmiato bordate al centrodestra e al suo leader. Ore e ore di discussione sul bilancio, dopo il varo ieri mattina della legge di stabilità passata col voto favorevole anche del dissidente D’Egidio e l’astensione di Iorio e Romagnuolo.
Con la tecnica dei sub emendamenti, la giunta ha tentato di accorpare le proposte di modifica, ma il tentato blitz che avrebbe accorciato i tempi e ridotto anche la precisa conoscenza di cosa si stava votando non è riuscito. Di traverso, su questo fronte, si sono messi per due volte proprio D’Egidio, Iorio e Romagnuolo. Su una rimodulazione da 20 milioni, proposta sempre dall’esecutivo e illustrata da Toma, però Iorio e D’Egidio si sono astenuti, anzi l’ex presidente ha chiesto di rettificare il suo voto che era stato rilevato come contrario scatenando le proteste delle opposizioni, e hanno così di fatto consentivo l’approvazione della manovra.
Respinte le proposte delle minoranze, anche quelle relative all’aumento degli stanziamenti per il sociale. «Avete approvato le marchette e dite no a questo», la protesta del consigliere dem Vittorino Facciolla. Mentre la capogruppo Micaela Fanelli ha rilevato per tutto il giorno il parere contrario dei revisori al bilancio e il rischio impugnativa di numerose disposizioni.
Intorno alle 19, all’ultimo momento direttamente in Aula, l’assessore Filomena Calenda ha portato la proposta di stanziare 200mila euro per l’agenzia regionale Molise Lavoro per la prosecuzione dell’assistenza tecnica al reddito di cittadinanza e l’orientamento. Insieme alla sua, le firme di Di Baggio, D’Egidio, Iorio e Romagnuolo. Ammesso al voto, l’emendamento è stato approvato con 13 voti: tutti gli eletti del centrodestra tornati compatti. Buon viatico per il voto complessivo sul bilancio, a ciascuno un buon motivo per non tirarsi indietro e compiere un ‘atto di responsabilità’.
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