«Alle prossime elezioni politiche non troverete, tra i candidati del M5S, chi ha già svolto due mandati. Non cambia, quindi, la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali». Dopo averlo comunicato ai diretti interessati, perlomeno ai big (il presidente della Camera Fico, la vice del Senato Taverna, l’ex Guardasigilli Bonafede, gli attuali ministri D’Incà e Dadone), il leader Giuseppe Conte lo ha ufficializzato ai media. Il fondatore Beppe Grillo è stato irremovibile.
Non sarà in corsa per tentare il bis neanche il deputato molisano Antonio Federico (una legislatura in Regione e una alla Camera). «La regola del Movimento 5 Stelle sul tetto dei due mandati è una regola che conosco da più di dieci anni, dalla prima volta che decisi di candidarmi», ha commentato. Regola, ha aggiunto, che «ho spesso ricordato anche a chi in questi mesi chiedeva del mio futuro», che «ho sempre condiviso e che per me resta baluardo, non mero principio astratto ma qualcosa che rende concreta la coerenza. In questi anni ho avuto tanto dal Movimento 5 Stelle, ma ho anche dato altrettanto. Sono stato tra i primi a crederci in Molise e il primo a metterci la faccia quando avevamo percentuali prossime allo zero. Ho vissuto tutte le stagioni del Movimento, sempre dalla stessa parte, nel bene e nel male. Nelle difficoltà e nell’esaltazione. Con responsabilità e determinazione. Sempre».
Per Federico non si chiude però la stagione dell’impegno politico. è stato nominato da Conte coordinatore regionale del Molise. «Darò il mio contributo a presentare le liste, preparare la prossima campagna elettorale e riorganizzare il movimento sul territorio. Io ci sono, come il primo giorno», ha concluso.
Il limite invalicabile ferma anche Patrizia Manzo. Prima eletta della lista 5s nel 2018, alle spalle aveva già la legislatura Frattura. Lei per il momento resta in silenzio. Mentre le voci di corridoio in queste settimane si sono rincorse sul suo conto. Negli ambienti politici si mormora che si starebbe avvicinando molto al Pd. Numerose le iniziative organizzate sia dal segretario Facciolla sia dalla capogruppo Fanelli in cui è intervenuta, su tanti temi inoltre la sintonia è evidente durante le sedute di Palazzo D’Aimmo. I dem potrebbero accoglierla, queste le indiscrezioni, e candidarla nel 2023.
r.i.

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