Ultima tappa del tour di Giancarlo Giorgetti in Molise, l’inaugurazione della sede elettorale della Lega a Campobasso. Insieme al ministro dello Sviluppo, che è anche vice segretario federale del Carroccio, i candidati al Parlamento Michele Marone, Rita Coalci e Alberto Tramontano e il patron della Lazio Claudio Lotito che è in corsa al maggioritario del Senato per il centrodestra. Ad accoglierlo, militanti e dirigenti del partito, semplici cittadini.
I temi economici sono stati al centro della riflessione del ministro. A partire dalla pace fiscale. «Se a un imprenditore che già non ce la fa a portare avanti un’attività, con i costi che gli si presentano oggi, mandi anche il foglio accertamenti fiscali, diventa una condanna a morte più che una multa. La nostra proposta di pace fiscale, come anche la proroga della moratoria che è stata fatta durante la pandemia, è essenziale per dare speranze a tutto un mondo economico che oggi lotta per la sopravvivenza», ha spiegato Giorgetti.
Prima dell’appuntamento alla sede elettorale, il ministro ha visitato realtà produttive importanti, come il pastificio La Molisana. Un tessuto, quello locale, molto vivace ma frenato nelle sue possibilità di sviluppo da gap significativi. Il Molise, ha detto Giorgetti, ha bisogno quindi «prima di tutto le infrastrutture, perché la mobilità è un fatto determinante. Infrastrutture materiali, se vogliamo parlare di strade e ferrovie, ma anche immateriali, quella dimensione di cui si parla poco e cioè la copertura con l’alta velocità della fibra internet in tutto il Molise. Se oggi un cittadino non ha la possibilità di accedere al digitale non è un cittadino di serie A e attualmente la fotografia del Molise sotto questo aspetto segnala tante zone ancora non adeguatamente coperte». Una regione piccola, ha aggiunto, che può farcela perché è piccola ma bella. «Però bisogna crederci. Soprattutto i molisani devono essere consapevoli della loro forza, con grande orgoglio e determinazione lo hanno dimostrato, quindi hanno tutta la possibilità di farsi valere. Lo Stato deve creare le condizioni infrastrutturali affinché queste potenzialità si possano esprimere». Come pure bisogna cambiare modello di sanità: «Nella grande città c’è un certo tipo di sanità, su un territorio montano e collinare con tanti piccoli centri, probabilmente ci vuole un altro modello di sanità. È uno dei diritti fondamentali del cittadino, in questo senso dobbiamo fare di più». Infine, la flat tax e l’accusa degli avversari di creare disuguaglianze. «Dobbiamo creare opportunità di lavoro per tutti, la vera diseguaglianza è non dare la possibilità di lavorare a chi lo vuole fare – la risposta del ministro – Quindi pensiamo che la flat tax sia una proposta volta in qualche modo a far nascere la voglia di attività, di intrapresa e generare posti di lavoro per tutti. Il reddito di cittadinanza a chi ha veramente bisogno va bene, ma se è pure assistenza no. Dobbiamo investire risorse pubbliche per creare occasioni di lavoro, questa è la vera libertà».
Dopo gli incontri con Giorgetti, Lotito ha proseguito il suo tour elettorale a Venafro. In serata al Caffè del Corso, in particolare, ha incontrato politici e imprenditori locali.A fare gli onori di casa l’ex sindaco della città Enzo Bianchi.

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