Presidente Berlusconi, nel 1994 la sua “discesa in campo”. Poi una lunga battaglia con la sinistra, di cui lei è stato il bersaglio. Oggi, la campagna del Pd è focalizzata contro la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Che cosa è cambiato?
«Non è cambiato nulla, purtroppo la sinistra oggi come allora conosce solo la tattica della diffamazione dell’avversario. Oggi sono contro Giorgia Meloni che vogliono collegare ad un passato fascista che non la riguarda».
Forza Italia è il centro, lei lo ha rivendicato in questi giorni, Salvini e Meloni la destra. Come governerete, insieme, il Paese?
«Siamo un’alleanza, non un partito unico. È naturale che esistano delle diversità. Siamo il centro-destra, il che significa che c’è un centro, che siamo noi, e una destra, che sono i nostri alleati. Senza di noi sarebbe soltanto una destra-destra, che non avrebbe né le condizioni numeriche né quelle politiche per governare. Ma siamo alleati da 28 anni, fra noi esistono lealtà, rispetto reciproco, addirittura amicizia personale. Abbiamo governato insieme il Paese e insieme governiamo molto bene tante regioni italiane, fra le quali il Molise. Non avremo problemi a lavorare insieme sulla base di un programma condiviso per il bene del Paese. Premesso tutto questo, noi saremo i garanti dei contenuti liberali, cristiani, garantisti nell’azione del futuro governo. Saremo l’assicurazione di uno stretto rapporto con l’Europa e l’Alleanza Atlantica. Per questo dico che l’unico voto utile, l’unico voto razionale per un elettore di centro, moderato, liberale è quello per noi, per darci più forza al fine di incidere nelle decisioni del prossimo governo».
Ci aspetta un autunno nero. Il caro bollette mette a rischio il sistema produttivo e manda sul lastrico le famiglie. Cosa fare nell’immediato? E cosa, invece, nel medio periodo per risolvere il problema dell’approvvigionamento energetico?
«Nell’immediato dobbiamo fare tutto il possibile, davvero tutto, per evitare che l’onere degli aumenti si scarichi sulle bollette. Dobbiamo riportare subito il costo dell’energia per famiglie e imprese ai livelli pre-crisi o poco di più. Altrimenti rischiamo un disastro sociale, imprese che chiudono, imprese che licenziano, famiglie costrette a scegliere tra pagare le bollette o fare la spesa. Occorrono interventi di emergenza in una situazione di emergenza, quasi da economia di guerra. Se è possibile effettuarli senza ulteriori scostamenti di bilancio, naturalmente sarebbe molto meglio. In prospettiva si tratta di fare tutto quello che la sinistra ha bloccato fino ad ora, provocando la attuale situazione: dobbiamo dare il via subito alla realizzazione dei rigassificatori, dei termovalorizzatori, degli impianti per le energie rinnovabili e della ricerca sul nucleare pulito di quarta generazione».
Molise 2022, i candidati del centrodestra nei due collegi uninominali non sono molisani: Cesa e Lotito.
«Lo so, la riduzione del numero dei parlamentari ha inevitabilmente allentato il legame fra gli eletti e il territorio. Noi abbiamo voluto assicurare al Molise candidature di qualità: Claudio Lotito è un grande imprenditore e un uomo di sport molto conosciuto, Lorenzo Cesa è un politico esperto, con grandi relazioni nazionali e internazionali che metterà certamente a disposizione del Molise».
Anche lei è stato parlamentare di questa regione. Sente di aver ricambiato la fiducia dei suoi elettori? E come?
«Non sta a me giudicarlo, posso solo osservare che i miei governi sono gli unici che si sono occupati davvero del Molise, una regione troppo spesso trascurata. Noi, per esempio, avevamo stanziato le risorse per le infrastrutture, per il collegamento autostradale Termoli-San Vittore, che poi la sinistra ha dirottato per altri usi. Sono venuto più volte in Molise, anche in occasione del terremoto di San Giuliano, e mi sono occupato attivamente della ricostruzione. Più in generale, vorrei ricordare che i miei governi sono quelli che hanno dedicato più risorse al Sud, fra tutti quelli della storia repubblicana».
Forza Italia ha puntato sull’esperienza dell’assessore Nicola Cavaliere e del consigliere Armandino D’Egidio e sulla preparazione della deputata uscente e coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione.
«Tutti i nostri candidati sono radicati sul territorio. A questo Annaelsa Tartaglione, davvero brava, aggiunge un’importante esperienza parlamentare, come vice capogruppo di Forza Italia, e una grande capacità di lavoro, come ha dimostrato nella sua attività di coordinatore regionale. Sono convinto che Annaelsa sarà una risorsa importante per il Molise anche per il futuro».
Dall’ultima volta che lei è stato in Molise non è cambiato nulla, in meglio, per le infrastrutture. Questa regione è un’oasi di pace, ma i giovani fuggono e le imprese se possono delocalizzano.
«Me ne rendo conto. Il Molise è stato terra di conquista, mai di attenzione ai cittadini. La cronica mancanza di infrastrutture è una conseguenza di questo. È un tema che va assolutamente risolto perché è fondamentale per riprendere la strada della crescita. Vorrei aggiungere una considerazione. Ci sono parti del nostro programma che, pur avendo valenza nazionale, assumono una particolare importanza proprio per una regione come il Molise. Mi riferisco per esempio ai nostri provvedimenti sulle pensioni: l’aumento a 1.000 euro per tutti, comprese le nostre mamme e le nostre nonne credo avrà un impatto importante per una regione come la vostra, in cui ci sono tante persone anziane. Questo aumento è un dovere morale e civile, ma avrà anche un effetto economico importante, perché aumentando il potere di spesa degli anziani, servirà anche ad aumentare gli incassi di molti esercizi commerciali. Lo stesso vale per i giovani: per loro noi abbiamo due proposte importanti. La prima è quella di portare a 1.000 euro la retribuzione per il lavoro precario, togliendo gli oneri fiscali alle aziende; la seconda è rendere molto convenienti per i datori di lavoro le assunzioni a tempo indeterminato per i giovani, con l’abolizione di ogni tassa e contributo su questi contratti per i primi due o tre anni. Dobbiamo offrire ai nostri ragazzi un futuro stabile e concreto nella loro terra».
Silvio Berlusconi il 26 settembre 2022: …
«Riposa e si prepara a festeggiare con Marta e con i suoi figli il suo compleanno di tre giorni dopo. Ma dalla settimana successiva sarà a disposizione di Forza Italia e del centrodestra. Come sempre al servizio del Paese che ama».

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