Venerdì a Campobasso si terrà la prima riunione del tavolo dei centrodestra in vista delle regionali (e la prima dopo l’esito delle politiche del 25 settembre). A convocarlo è stato il coordinatore di Fratelli d’Italia.
E sembra già un capovolgimento degli equilibri interni, se non una indicazione (seppure al momento solo suggestiva) in chiave leadership. «No no, nessun significato particolare. Ho creato una chat comune e ho provveduto io, tutto qui». Getta acqua sul fuoco delle ricostruzioni Di Sandro. Prima, però, le riunioni erano convocate sempre dalla ex deputata Annaelsa Tartaglione che guida le truppe di Forza Italia in Molise.
Non sarà il confronto decisivo., ma in tanti avevano espresso la necessità di avviare il dibattito interno. Dall’eurodeputato Aldo Patriciello – che aveva chiesto un vertice urgente ai coordinatori nazionali – agli esponenti Udc Lorenzo Cesa e Teresio Di Pietro fino ad arrivare all’ex presidente Iorio, anche lui FdI che qualche giorno da in un’intervista a Primo Piano ha rilanciato la sua disponibilità alla candidatura a governatore.
Quello del 27 gennaio, commenta Di Sandro, sarà un incontro per «cominciare a capire, a delimitare la coalizione dal punto di vista politico e mettere giù punti a livello programmatico».
Da sciogliere c’è il nodo del “titolare” della casella Molise: Forza Italia, come cinque anni fa e come sembra probabile perché Lombardia e Lazio sono andate a Lega e Fratelli d’Italia, o il partito di Giorgia Meloni il cui gruppo dirigente regionale lo ha già chiesto ai nazionali. O, ancora, ai moderati che pretendono stavolta pari dignità coi partiti più grandi. Al tavolo insieme a FdI, Lega e FI ci saranno infatti non solo gli uomini dell’Udc ma pure i Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro.

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