La Conferenza delle Regioni ha espresso a maggioranza parere favorevole alla bozza Calderoli sull’autonomia differenziata. Le Regioni con governo di centrodestra, compreso il Molise, hanno votato un disegno di legge «che per il Sud e le aree interne rappresenta una pietra tombale». Dal Pd, in particolare da quella quota di partito che alle primarie si è schierato con Elly Schlein, si leva un coro di no alla proposta di regionalismo differenziato del ministro leghista. Hanno votato contro la bozza la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia, ribadendo che prima di tutti occorre garantire diritti basilari, universali ed essenziali in modo uniforme a tutti i cittadini italiani.
«Il diritto alla salute, all’istruzione, ad una vita libera e dignitosa, sono patrimonio irrinunciabile per qualunque cittadino italiano, a prescindere dall’angolo del Paese in cui gli è capitato in sorte di nascere. In virtù di questa certezza, non possiamo che esprimere la più netta e ferma contrarietà alla proposta di Calderoli» scrivono i dem Alessandra Salvatore, Michela Cerbaso, Giuseppe Vacaro, Francesco Amelia, Annamaria Trivisonno, Annamaria Becci, Giuseppe Trivisonno, Patrizio Perazzelli, Mikenda Nikaj. Una proposta che avrebbe dovuto essere sottoposta al vaglio di altri enti – sottolineano dal Pd – e che ora il titolare per gli Affari regionali e le autonomie, incassato il sì della Conferenza unificata, conta di portare in Consiglio dei ministri già alla prossima riunione.
Per evitare gravi disuguaglianza territoriali e sociali, la proposta va bloccata così come auspica anche l’Anci. Da qui l’intento di coinvolgere la nuova segretaria nazionale del Partito democratico, espressasi da subito in maniera chiara contro il Ddl Calderoli, di mettere in campo ogni iniziativa, con il più ampio sostegno sociale, politico ed istituzionale, utile per fermarlo. Perché l’architettura costituzionale della Repubblica non può essere minata, riassumono i dem che per questa battaglia chiamano a raccolta anche i molisani «a cui chiediamo di sostenere questa posizione che porteremo all’attenzione di Elly Schlein e del governo italiano».

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