Il perimetro è tracciato, primo punto di un’intesa che – a meno di stravolgimenti dell’ultimo minuto – si può considerare cosa fatta.
Nel centrosinistra modello ampio che nasce sotto le insegne di Schlein e Conte, con i movimenti civici che guardano al fronte riformista, non ci sarà spazio per chi ha governato col centrodestra negli ultimi cinque anni. La parola d’ordine su cui tutti hanno concordato nella riunione che si è svolta ieri pomeriggio in via IV Novembre, è discontinuità. Resta il no dei pentastellati al Terzo polo, il coordinatore regionale Federico conferma. Ma aggiunge di non aver registrato grosse contrarietà quando lo ha ribadito e che allo stesso tempo nessuno vuole rinunciare a parlare col mondo moderato in Molise, che non è rappresentato dal Terzo polo.
Il documento che chiarisce i confini passerà al vaglio degli organismi di partiti e movimenti. Alla riunione di ieri hanno preso parte 5 stelle, Pd, socialisti, verdi, Articolo 1, assente Sinistra italiana ma agli altri incontri ha sempre partecipato e dunque gli altri hanno pensato a un impegno concomitante (comunque non a una presa di distanza) e poi i movimenti civici (fra cui Molise Domani) e componenti centriste (Insieme).
Prende forma quindi la coalizione, sei le liste già pronte o quasi (e un’altra potrebbe aggiungersi): i dem col simbolo (dentro anche Articolo 1) e una squadra di amministratori e professionisti di area, i 5s, ambientalisti, socialisti e sinistra insieme, un paio di liste civiche.
Deciso il perimetro dell’alleanza da proporre il 25 e 26 giugno, presto – incalza il segretario dem Vittorino Facciolla – sarà deciso il metodo per individuare il candidato presidente: «Da lunedì ci riteniamo convocati in modo permanente».

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