Neanche stavolta nessuno della maggioranza di centrodestra che abbia sentito il dovere di solidarizzare con il governatore che sabato mattina ha annunciato le dimissioni da commissario straordinario della sanità.
Il solo ad esprimergli sostegno è stato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Il silenzio calato dopo l’annuncio rumoroso di Donato Toma viene rotto all’indomani solo da Michele Iorio che come al solito non le manda a dire.
«Trovo insensato il vittimismo con cui il commissario ad acta alla sanità giustifica le sue dimissioni dal ruolo. Un vittimismo – dice Iorio – che oltretutto è in malafede perché la verità è una: la struttura commissariale dell’ultimo anno ha inanellato una serie di errori». L’ultimo quello commesso sulla radioterapia per la quale «è stata completamente sbagliata l’impostazione del budget e il calcolo della spesa».
«Vista la situazione – ragiona l’ex presidente Iorio – bene avrebbe fatto il commissario ad acta a dimettersi ammettendo e chiedendo scusa ai molisani per i suoi errori piuttosto che trovare motivazioni bugiarde che mal celano questa inadeguatezza a gestire il settore. Il governo infatti, con il nuovo sub commissario, si è limitato a riportare le situazioni nell’alveo della normalità».
«A dirla tutta – la stoccata finale di Iorio – il commissario farebbe bene a dimettersi anche dal ruolo di presidente di Regione e ad anticipare le elezioni accorpandole con le amministrative di maggio così da risparmiare la spesa dividendola con lo Stato piuttosto che far andare il Molise alle urne in perfetta solitudine a giugno, evitando così anche una lunga agonia».

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