Il servizio di supporto alla struttura commissariale per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario è soppresso a partire dal 1 aprile 2023.
Lo ha deciso la giunta regionale, che aveva istituito la struttura il 14 luglio del 2022, con la delibera 73 del 17 marzo scorso. La delibera è motivata dalla comunicazione, anch’essa datata 17 marzo, con cui il commissario Donato Toma, «atteso che la struttura di supporto ha esaurito la propria funzione legata all’accelerazione degli adempimenti procedurali per l’attuazione del vigente piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario», ha chiesto «la predisposizione degli atti necessari al ripristino della situazione organizzativa quo ante, a far data dal 1° aprile».
È stata così liquidata la struttura al centro di aspre polemiche e denunce sindacali perché con la sua istituzione fu di fatto svuotata la direzione generale Salute. Tre sono infatti i funzionari incardinati nel servizio di supporto ai commissari, che ora il direttore del Personale Claudio Iocca dovrà destinare ad altro incarico, coordinati da una dirigente, anche lei prima in forze alla dg Salute (e lì nuovamente destinata come si evince dal documento istruttorio della delibera di venerdì).
Rilievi alla struttura sono stati formalizzati anche da parte del tavolo tecnico nel parere reso sul piano operativo. Un’ingerenza inaccettabile per il presidente Toma, perché riguardante un atto di organizzazione interno della Regione. Anche su questo, oltre che sul no all’accordo integrativo per il 118, il governatore ha chiesto al ministro Schillaci di intervenire nell’incontro in cui ha deciso di tenere ancora congelate le dimissioni da commissario della sanità.

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