Oggi e domani sono giorni di pausa in attesa dei risultati delle amministrative, in Molise si guarda in particolare a quello che avverrà a Venafro, Larino e Guglionesi. Poi partirà il rush finale per le regionali, mancheranno a quel punto meno di due settimane alla presentazione delle liste (il termine ultimo è fissato il 27 maggio alle 12).
A mettere “carne sul fuoco” in una direzione che potrebbe portare al suo rientro nel centrodestra (o al contrario a una separazione definitiva per le elezioni di fine giugno) è stato ieri l’ex governatore Michele Iorio. «Posso rinunciare alla lista autonoma se con Roberti presidente il centrodestra rappresenterà il cambiamento con punti cardine nel programma elettorale. Finora si sta componendo solo il puzzle delle liste, ma di programmi non se ne parla», ha detto all’Ansa. «I punti cardine sono – ha detto ancora Iorio – l’autostrada Termoli-San Vittore, il superamento del commissariamento della sanità, la valorizzazione degli ospedali pubblici, con un ruolo specifico per Venafro e Larino e la liberalizzazione della mobilità attiva».
Raggiunto da Primo Piano al telefono, ha confermato che è il cambiamento reale il vero discrimine che pone alla sua coalizione (Iorio è da qualche anno esponente di Fratelli d’Italia). Chiede garanzie di «cambiamento reale nei metodi, nei ruoli, nel programma che pure è importante, rispetto a quanto avvenuto in questi cinque anni», ha ripetuto. Non si può, in sintesi, sostituire solo il presidente, Toma con Roberti, e riproporre le scelte da lui contestate. Soprattutto se si ricandidano anche tutti gli assessori che Iorio ha sempre criticato dal punto di vista amministrativo e politico
L’ex presidente non ha digerito l’estromissione dalla corsa alla leadership maturata con la nota di investitura a Roberti diramata (da Donzelli, Gasparri, Locatelli, Cesa, Lupi e Niro) mentre lui stava discutendo i risultati di un sondaggio, che lo vedeva in vantaggio rispetto al primo cittadino della città adriatica, coi vertici di FdI. I chiarimenti successivi e il confronto col ministro Fitto, amico di lungo corso e riferimento nel partito di Meloni, non lo hanno ancora evidentemente convinto. Tanto che in questi giorni ha rifinito la lista e sta raccogliendo le firme: la squadra è pronta sia per una corsa autonoma sia per dare supporto al centrodestra.
Una novità arriva anche dal blocco dei moderati che si è aggregato in queste settimane attorno a Italia Viva, Azione in particolare con l’adesione a un progetto comune, basato essenzialmente sul programma, di Molise al centro e Insieme. Nell’ultima riunione, le quattro sigle hanno deciso di individuare un portavoce per le trattative programmatiche con i due schieramenti più grandi (che cercano entrambi di accaparrarsi l’accordo coi moderati). Si tratta di Antonio D’Aimmo, ex consigliere regionale di Grande Sud e figura di riferimento per l’area centrista molisana.
r.i.

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