Il tentativo di costruire una proposta centrista, autonoma dagli schieramenti principali e imperniata sul Terzo polo e su altre forze partitiche e civiche che si riconoscono nei valori moderati e che hanno scelto come portavoce Antonio D’Aimmo dieci giorni fa, per “Insieme” si è conclusa ieri.
Il partito nato il 4 ottobre 2020 ha preso atto, è sintetizzato nel documento redatto ieri sera, delle «sopravvenute perplessità nel proseguire il percorso comune da parte di Molise al centro nonché da parte di Azione e Italia Viva».
Non finisce nel migliore dei modi il cammino intrapreso dalle quattro sigle un mese fa e pubblicizzato nella conferenza stampa del 28 aprile scorso. Ma era chiaro da giorni che le posizioni diverse emerse a quel tavolo non erano semplici sfumature. Molise al centro (Michele Di Bartolomeo) guardava al centrodestra e ora può formalizzare l’accordo. Lo stesso Di Bartolomeo jr sarà candidato. Azione e Iv devono ancora ufficializzare la decisione, ma lo schieramento di “Roberti presidente” è convinto di chiudere l’intesa e considera almeno una lista in più. Quanto a “Insieme”, di cui era già nota una certa preferenza per il fronte progressista, non presenterà una lista col proprio simbolo alle regionali, non c’è più tempo per gli adempimenti e la raccolta delle firme. Tornerà a fare politica sul territorio per evitare che in futuro si ripetano scene già viste. Ma non è detto che qualche suo esponente non corra con Gravina.

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