Parte in quarta la campagna elettorale di Andrea Greco che mette nel suo mirino la candidatura di due dirigenti apicali dell’Asrem col centrodestra.
«Si tratta di Fabio Cofelice, inserito nella lista Noi Moderati (la lista del presidente Roberti, ndr) e Loredana Paolozzi schierata con la Lega. Fino a pochi giorni fa entrambi hanno ricoperto incarichi importanti all’interno dell’azienda sanitaria del Molise visionando e, quindi, avendo a che fare con dati estremamente sensibili. Il primo ha conferito incarichi legali, la seconda è dirigente delle risorse umane. Nel caso della Paolozzi, ad esempio, si registra come la stessa, nel giorno in cui andava in aspettativa per le regionali, risulta tra i firmatari del provvedimento che conferisce l’incarico di direttore di ginecologia e presso l’ospedale San Timoteo di Termoli e di quello del concorso per nove pediatri a tempo indeterminato. E ancora: che dire del bando Asrem per l’assunzione di 42 tra assistenti e collaboratori con 3.700 candidati che hanno inviato i loro curriculum e dati personali per lavorare con l’azienda sanitaria?».
Scelta legittima quella di scendere in politica, ammette poi l’esponente dei 5 stelle, capogruppo uscente e ricandidato nella lista pentastellata a sostegno di Gravina. Ma, aggiunge, «siamo di fronte ad un’assoluta inopportunità. Il potenziale conflitto di interesse tra politica e sanità ha devastato il Molise e questo non è più accettabile».
E non è tutto. Prosegue infatti Greco: «Sia Cofelice che Paolozzi sono stati giudicati idonei a ricoprire la nuova carica di direttore generale dell’Asrem. L’intera vicenda, che assume contorni politicamente torbidi o non propriamente di elevata statura etica e morale, certifica il timore del centrodestra di perdere la tornata elettorale. Così dopo cinque anni di totale immobilismo, davanti alla consapevolezza che i molisani intendono voltar pagina, senza alcun pudore o senso delle istituzioni, decide di far ricorso a qualsiasi espediente pur di raccattare consensi. Naturalmente – conclude – vigileremo su quanto accade e senza fare sconti a nessuno, se necessario, ci rivolgeremo alle autorità competenti».

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